Imprese alla conquista di Yaroslavl

Foto: Lori/Legionmedia

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Alcuni grandi gruppi italiani hanno puntato su questa regione per portare avanti progetti legati al Made in Italy. L'intervista al vice governatore Igor Elfimov

Lo sguardo degli imprenditori italiani è puntato su Yaroslavl. È qui, infatti, in questa regione della Russia Europea a 250 chilometri da Mosca, che si stanno concentrando alcuni importanti investimenti Made in Italy. Alla fine del 2010 l’Italia si è posizionata al sesto posto per fatturato merci nella lunga lista di Paesi che stanno investendo in questo territorio. Secondo il vice governatore della regione Igor Stanislavovich Elfimov, si tratta di un trend favorito “non solo dalla posizione geografica, ma anche dal grosso patrimonio umano e scientifico, cui si aggiunge il notevole potenziale industriale della zona”. Carte vincenti che, a detta del vice governatore, “permettono di sviluppare qualsiasi tipo di business, favorendo anche progetti su larga scala”.

Elfimov Igor Stanislavovich

Igor Stanislavovich Elfimov

(Foto: ufficio stampa)

Con un import basato principalmente sulle macchine, sugli impianti e i pezzi di ricambio, ma anche sulla plastica, i capi di abbigliamento e la resina, l’economia della regione ha visto negli ultimi anni lievitare notevolmente il fatturato delle importazioni, che hanno superato di gran lunga l’export (quest’ultimo basato soprattutto sulle fibre tessili, sul pellame da cuoio e il legname).

Come giudica gli investimenti italiani nella vostra regione?

L’Italia è uno dei partner economici principali del nostro territorio. Nel 2011 il volume degli investimenti italiani è ammontato a circa 66,1 milioni di dollari, di cui 9,7 milioni di export e 56,4 di import. Segno che c’è un interesse vivo da parte dei vostri imprenditori. Attualmente il progetto più interessante, realizzato da investitori italiani, è la ricostruzione del complesso petrolchimico della città: un investimento pari a 100 milioni di dollari, portato avanti dalle ditte SnamProgetti e Simmer.

Quali altri investimenti sono stati fatti?

È stato realizzato il progetto “Organizzazione della produzione di pasta tramite la tecnologia italiana dell’azienda Pavan”. Anche l’italiana Prysmian, attiva nella produzione di cavi, sta ampliando la propria presenza sul mercato locale. 

Qual è uno dei vostri punti di forza?

La nostra regione, oltre a godere di un’ottima posizione geografica, è collegata molto bene: in primis grazie all’aeroporto “Tunoshna” e alla strada M8 Mosca-Arkhangelsk, senza dimenticare la rete ferroviaria. In occasione dell’anniversario dei mille anni della città si è puntato anche sulla messa a nuovo delle infrastrutture.

Che tipo di agevolazioni fiscali si possono ottenere?

Nel nostro territorio sono previste alcune forme di sostegno, come l’esenzione della tassa sul patrimonio e l’esenzione dalla tassa sui trasporti.

Cosa fate per arginare la burocrazia?

Il governo della regione cerca di essere vicino agli investitori, dimostrandosi presente dando sostegno alle imprese. È stato inoltre istituito uno “sportello unico” a vantaggio degli investitori e dei loro progetti. Inoltre nella nostra zona sono stati creati degli istituti per lo sviluppo del territorio: ce ne sono parecchi, come l’Agenzia per lo Sviluppo dei cluster e gli investimenti, il cui compito è quello di attirare gli imprenditori stranieri, fornendo loro sostegno economico e organizzativo.

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