La conferenza stampa del capo negoziatore iraniano Saeed Jalili (Foto: AFP)
Una delegazione di mediatori iraniani e il Sestetto (i cinque membri permanenti del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite e la Germania) ha tenuto due giorni di colloqui sul programma nucleare iraniano; negoziati conclusisi il 19 giugno 2012.
Il secondo giorno di negoziati, a Mosca, il Sestetto ha tenuto una riunione plenaria alla presenza del capo della diplomazia europea, Catherine Ashton, e il segretario del Supremo Consiglio di Sicurezza nazionale dell'Iran, Saeed Jalili. Ci sono stati anche diversi incontri bilaterali. La Russia era rappresentata dal vice ministro degli Esteri Sergei Ryabkov.
Dopo l'incontro, la Ashton e il capo della delegazione iraniana, hanno tenuto conferenze stampa separate. Nel breve incontro con i gionalisti la Ashton ha dichiarato: "Finalmente, per la prima volta, c'è stata una vera discussione sulla necessità di comprendere i dettagli tecnici". Ma ha riconosciuto anche che ci sono "differenze sostanziali" tra le parti: "Proponiamo misure reciproche, come primi passi per costruire la fiducia. Siamo pronti ad andare avanti, siamo pronti ad azioni concrete in risposta alle azioni dell'Iran".
Da parte sua, il capo negoziatore iraniano ha osservato che i colloqui avuti a Mosca sono stati "più espliciti, più seri e più obiettivi dei precedenti incontri tra le due parti". Jalili ha osservato anche che la nascente fiducia, la cooperazione per la trasparenza, l'opposizione alle armi di distruzione di massa e la cooperazione nucleare sono i quattro ambiti sottolineati da Teheran. "Si possono sviluppare partenariati su queste quattro aree solo quando si adotteranno misure adeguate e reciproche che non andranno contro i diritti dell'Iran, compreso il diritto di arricchire l'uranio", ha sottolineato.
Nel frattempo, l'iraniano Ali Bagheri, vice negoziatore nelle trattative e vice capo del Consiglio supremo iraniano della Sicurezza nazionale, ha descritto come "costruttive" le due serie di colloqui avuti, aggiungendo che le consultazioni "continuano". Allo stesso tempo, ha invocato la "trasparenza che tutte le parti devono concordare, all'interno e all'esterno del settore nucleare".
A differenza del summit precedente, che ebbe luogo a Baghdad e non produsse risultati tangibili, questa volta i negoziati sembrano incentrati su proposte concrete. Gli Stati Uniti e gli altri Paesi occidentali sospettano che l'Iran stia sviluppando armi nucleari sotto la copertura di un programma nucleare pacifico. Teheran nega, dicendo che il suo programma è destinato a coprire la domanda di energia del Paese.
Attualmente su Teheran pendono quattro le sanzioni del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite e le sanzioni unilaterali da parte di Stati Uniti e Unione europea. Secondo la stampa russa, durante l'incontro a Mosca, Teheran è stata sollecita di ridurre di quattro volte l'arricchimento dell'uranio a Natanz, altrimenti gli Stati Uniti rifiuteranno la proposta di nuovi negoziati.
La prossima riunione del Sestetto è fissata per il 3 luglio 2012 a Istanbul. A tal proposito la stampa inglese anticipa che gli esperti in Turchia "spiegheranno a Teheran le proposte dei mediatori internazionali e dopo la riunione renderanno conto al Sestetto e daranno la risposta all'Iran".
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