(Foto: AP)
Le proteste di “OccupyAbai” contro il ritorno di Putin al Cremlino, così come la “Marcia dei milioni”, a seguito della quale si sono verificati violenti scontri tra l’opposizione e le forze dell’ordine, hanno attirato l’attenzione di molti russi. Tuttavia, solo il 7 per cento di essi si dice pronto a partecipare alla proteste, almeno secondo quanto riportato da un sondaggio condotto dal Centro di Ricerche Vtsiom.
Dal 9 maggio 2012, anche in Russia è stato allestito il luogo di proteste in stile “Occupy”, forzato in più di qualche occasione dalla polizia.
La cosiddetta “Marcia dei milioni”, organizzata a Mosca alla vigilia dell’insediamento di Putin, nata come una manifestazione pacifica, si è trasformata in uno scontro violento, terminato con oltre 400 dimostranti fermati dalle forze dell’ordine, così come ha scritto Ria Novosti.
Secondo quanto riportato dal Vtsiom, ad essere a conoscenza del fenomeno “Occupy” a Mosca è solamente il 54 per cento dei russi, mentre il 52 per cento della popolazione ha sentito parlare della “Marcia dei milioni”.
La Marcia dei letterati, organizzata a maggio 2012 dai più noti scrittori e rappresentanti del mondo culturale russo, come lo scrittore Boris Akunin e il poeta Dmitri Bykov, ha attirato l’attenzione solamente del 33 per cento degli intervistati. Fra questi, il 18 per cento di essi ha attribuito la causa di queste proteste a un malcontento legato allo stile di vita in Russia, mentre il 17 per cento alla politica portata avanti dalle autorità.
Il 7 per cento ha attribuito le proteste a un malcontento nei confronti della politica di Putin; interessante notare come il 9 per cento degli intervistati sia convinto che i manifestanti siano scesi in piazza solamente perché hanno del gran tempo libero.
Le azioni di protesta sono supportate dal 22 per cento dei russi, anche se solamente il 7 per cento si dice pronto partecipare. Il 15 cento non è disposto a unirsi.
Secondo il sondaggio condotto dal Vtsiom, il 40 per cento degli intervistati ha un atteggiamento negativo nei confronti delle proteste e dei loro attivisti; e il 14 per cento è convinto che dovrebbero essere vietate.
Il sondaggio, il cui margine di errore è pari al 3,4 per cento, è stato condotto il 19 e 20 maggio 2012 su un campione di 1.600 persone, intervistate in 46 diverse regioni del Paese.
Tutti i diritti riservati da Rossiyskaya Gazeta
Iscriviti
alla nostra newsletter!
Ricevi il meglio delle nostre storie ogni settimana direttamente sulla tua email