Non una, bensì tre capitali. Col
lancio del nuovo circuito che unisce San Pietroburgo, Mosca e Kazan, la Russia ribadisce il suo
ruolo di Paese al di sopra di ogni normalità. Dal 2009 la capitale del
Tatarstan è stata infatti in grado di accrescere di un terzo i propri
visitatori, passati da 850mila a 1 milione 170mila, con un incremento del giro
d’affari del 41 per cento.
“Questi dati ci hanno spinto a elaborare una nuova strategia di promozione – spiega Ivan Kadoshnikov, direttore della Commissione al turismo di Kazan –, attraverso la quale sia possibile veicolare i flussi dei visitatori europei verso il cuore della Russia asiatica, sfruttando il richiamo di un medesimo brand: Three capitals of Russia. Vogliamo cioè diventare la porta d’accesso privilegiata ai territori siberiani, oggi raggiungibili via Kazan con un semplice volo diretto da Francoforte o Monaco di Baviera, tre volte a settimana”.
Alla rapida popolarità acquisita ha indubbiamente contribuito il portale in lingua inglese “gokazan.ru”, inaugurato nel corso del 2011 e ripetutamente promosso sulle principali piazze del turismo europeo, in primis la fiera Itb di Berlino e il Wtm di Londra.
Per quanto riguarda il mercato italiano, Kazan è riuscita a ritagliarsi un ruolo di primo piano, muovendo soprattutto dal segmento dei pellegrinaggi e dei viaggi spirituali, in virtù del suo peculiare patrimonio culturale islamico. Non va comunque trascurato il contribuito d’immagine apportato dal team locale di calcio, quel Rubin Kazan che più volte ha incrociato il cammino dell’Inter e determinante è stato pure per l’inserimento della città nel circuito delle capitali sportive dei prossimi Mondiali di calcio del 2018.
“Il nostro cremlino si conferma la prima attrattiva di visita – aggiunge Kadoshnikov – dal momento che al suo interno convivono pacificamente moschee e chiese ortodosse, oltre allo straordinario Tempio di tutte le religioni: un tesoro unico, riconosciuto Patrimonio dell’umanità dall’Unesco, il cui messaggio di armonia e tolleranza è stato alla base della scelta stessa di nominare Kazan capitale delle Universiadi del 2013”.
In vista del grande evento sportivo (kazan2013.ru), l’offerta ricettiva di Kazan ha fatto passi da gigante, tanto da garantire un bacino di oltre 42mila camere: dal 2008 a oggi sono stati creati 15 nuovi hotel, tre dei quali appartenenti a compagnie internazionali (Marriott, Park Inn e Ibis); altri 10 sono tuttora in costruzione, mentre il lancio della formula “week-end in Kazan city” ha permesso di avvicinare anche una fetta di clientela tradizionalmente non legata alla dimensione del viaggio organizzato, proponendo sconti sui pernottamenti sino al 40 per cento.
Al contempo sono stati rafforzati prodotti alternativi come “Tatar kalyapush” (un programma interattivo per vivere il folklore tartaro) o “Away in Kysh Babay” (visita delle località legate al culto del babbo natale tartaro), raccogliendo consensi anche per i curiosi work-shop di cucina locale e soprattutto per lo spettacolare festival estivo Sabantuy.
Le ultime Universiadi di Shenzen, in Cina, hanno infine offerto un ottimo modello per migliorare l’intera rete di trasporto, integrando i collegamenti aerei con quelli ferroviari e su gomma. Kazan non si è mai lasciata “prendere” con tanta facilità.
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