Foto: Ria Novosti
Aerei dotati di armi laser. È questa l’idea rivelata dal direttore generale del gruppo Almaz Antey, Vladislav Menshikov, che ha rivelato il progetto di installare questi dispositivi per la difesa antiaerea e antimissile.
L’Unione Europea nel 2011 aveva bloccato un programma simile, nato dopo 16 anni di lavoro. Ma secondo Menshikov non si tratta di un accantonamento definitivo: “Gli americani non hanno ottenuto i risultati sperati, però stanno impiegando queste soluzioni tecnologiche in altri campi – ha dichiarato Menshikov in un’intervista pubblicata sul giornale Vedomostii -. In Russia abbiamo portato avanti un’indagine simile, e siamo convinti che si tratti di un lavoro più che promettente”.
Nel frattempo l’agenzia statunitense per la difesa antimissile ha considerato opportuno reindirizzare i propri sforzi verso lo sviluppo di armi laser che possano essere utilizzate all’interno di droni e non in aerei tipo Boeing 747-400F, così come era previsto inizialmente. Un progetto sicuramente basato sull’esperienza accumulata in precedenza.
Con sede a Mosca, il gruppo Almaz Antey comprende numerose imprese legate alla produzione di sistemi di difesa aerea, radar e sistemi di controllo automatici.
La gamma di prodotti comprende in particolar modo sistemi di missili antiaerei di grande portata e di breve portata.
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