Grattacieli italiani a Mosca

Foto: Itar-Tass

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Due società del Belpaese, Itaco Precast e Dlc, costruiranno nella Federazione edifici destinati al social housing, con una tecnologia innovativa Made in Italy

Rivoluzionare il mondo dell’edilizia sociale russa. È quello che si apprestano a fare le due società italiane, Itaco Precast e Dlc. Quest’ultima, studio di progettazione di Milano, ha, infatti, ideato e brevettato Domus, un sistema costruttivo di edilizia industrializzata per residenziale, messo a punto in collaborazione con il Politecnico di Milano.

Una tecnologia innovativa che permetterà di costruire nella Federazione abitazioni prefabbricate di qualità in tempi rapidi, a costi ridotti di circa il 25 per cento rispetto al tradizionale e con sensibili risvolti anche sul fronte ecologico, permettendo di abbattere del 50 per cento il consumo di materie prime necessarie per la produzione, ad esempio, del cemento armato.

Progetto presentato

al concorso Housing Contest,

Prof. Emilio Pizzi

L'ingresso sul mercato russo delle costruzioni è stato reso possibile grazie a Itaco Precast, società nata a inizio del 2011 che si occupa di sviluppare e realizzare progetti di edilizia industrializzata, promuovendo la penetrazione dei mercati esteri. “Domus rappresenta l’evoluzione di una serie di tecnologie sviluppate nel corso degli anni”, spiega Michele Randolfi, presidente di Itaco Precast. “Che potremo mettere in pratica in Russia grazie alle opportunità offerte dal governo che ha elaborato un piano di ammodernamento delle città e delle costruzioni che richiede a ogni governatorato di indicare entro il 2015 la quantità di case da realizzare con sistemi innovativi. Un terreno fertile anche perché, nella Federazione, le competenze tecnologiche risultano ancora obsolete, aspetto che rende il nostro know-how in materia molto appetibile”.

Domus si avvale della filosofia italiana alla base dei sistemi per realizzare centri commerciali e strutture industriali consistente nella costruzione a secco e nell'utilizzo della precompressione per raddoppiare la luce dei solai, permettendo di produrre in fabbrica, oltre alle infrastrutture e alle urbanizzazioni primarie e secondarie, come scuole, centri commerciali o centri sportivi, anche edifici destinati al residenziale.

Il progetto, nel dettaglio, prevede la realizzazione, resa possibile grazie a due accordi di joint venture, di due fabbriche a Saratov sul Volga e a Taganrog, sul mar d'Azov, e la successiva realizzazione di altre due fabbriche per costruire alla periferia di Mosca, in un lasso di tempo di cinque anni, una città che potrà ospitare circa 200mila abitanti. Con un investimento da cento milioni di euro per fabbrica.

Michele Randolfi,

presidente di Itaco Precast

“Siamo in grado di garantire un’offerta completa chiavi in mano con prezzi che oscillano dai 700 euro al mq per le finiture basic fino a 1.200 euro per quelle più rifinite. Il processo prevede la realizzazione di uno stabilimento in loco per produrre i prefabbricati, garantendo per ogni fabbrica la realizzazione di circa 5mila appartamenti all’anno”, prosegue Randolfi.

Le case che le due società italiane si apprestano a costruire vengono, infine, definite dinamiche, sia perché permettono di modificare in maniera rapida le tramezzature interne mobili, rispondendo a un mutamento di esigenze che potrebbe verificarsi nel tempo; sia perché, anche per quelle con i costi minori, è prevista la predisposizione di specifiche dotazioni che consentiranno di elevarle nel tempo al livello delle case di massima qualità. 

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