Proteste, invasione pacifica a Mosca

Oltre 1.500 persone si sono riunite nei giardini di Chistye Prudy, nel cuore della capitale russa, per manifestare, con un accampamento in stile "Occupy", contro il nuovo insediamento di Putin al Cremlino

Niente bandiere. Niente loghi politici. Solo chitarre, concerti, palchetti per qualche comizio, e ancora tende, coperte e materassini per passare la notte. I giardini di Chistye Prudy, nel cuore della capitale russa, sono stati presi d’assalto da un esercito pacifico di manifestanti che si è accampato lungo il viale, sotto gli alberi in fiore e sulle sponde del laghetto, per dare seguito all’ondata di proteste che ha copito la capitale russa in occasione dell’insediamento del nuovo Presidente Vladimir Putin, terminato con l'arresto di oltre 400 manifestanti in piazza Bolotnaja.

Famiglie, studenti, ma anche veterani e coppie di fidanzati: oltre 1.500 le persone riunitesi per rivendicare “elezioni oneste e libertà di stampa in Russia”, protestando poi contro una classe politica “che sta minacciando la salute del Paese”.

La manifestazione, in stile "Occupy", è stata ribattezzata "Occupyabai", in onore del poeta kazako Abai Kunanbayev, la cui statua (finora quasi o del tutto sconosciuta) spicca proprio nel mezzo del boulevard.

Diverse le reazioni che si stanno scatenando sul fronte politico: si stanno infatti rincorrendo le voci di un possibile ordine di sgomberare la zona. Un'imposizione, dicono i manifestanti, che potrebbe scatenare violente reazioni e la fine di una manifestazione organizzata con toni del tutto pacifici.

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