La paradossale manifestazione del Primo Maggio a Mosca, “Monstracija”, attira sempre più partecipanti da ogni angolo del Paese. Anno dopo anno questo tipo di iniziativa diventa sempre più popolare in Russia.
“Monstracija” (letteralmente "Mostrazione") è il nome che viene dato ai cortei di persone che in occasione del Primo Maggio girano le strade delle città esibendo dei cartelli e degli slogan alquanto paradossali, che, secondo i partecipanti, però, “rispecchiano la realtà circostante attraverso varie tecniche artistiche”. I mostranti non avanzano nessuna richiesta politica; l’unicità dell’evento è che ciascun partecipante esprime la propria opinione con il proprio metodo artistico.
La “Monstracija” si celebra ormai ogni anno in occasione del Primo Maggio a
partire dal 2004, quando un gruppo di 600 persone si era “infiltrato” nella
tradizionale parata della Festa dei Lavoratori, esibendo dei cartelli a dir poco bizzarri.
Dietro a questi eventi non c’è un copione: vengono comunicati solo il luogo e
l’ora dell’incontro, il resto è affidato alla completa improvvisazione e interpretazione
dei partecipanti. Non si tratta di una performance o di un flash mob, bensì di
un happening, ovvero un evento senza un'idea precisa o un piano per la sua
realizzazione.
In Russia il primo di questi eventi si è tenuto a Novosibirsk nel 2004 e da allora viene celebrato ogni anno nella città. Lo scopo principale dei mostranti è l’autoaffermazione attraverso il linguaggio, utilizzato nei loro slogan assurdi e poster concettuali, come ad esempio “Vorrei conoscere Ljudmila Ljudoed” (ljudoed in russo significa cannibale), “Chi è qui?”, “Coccodrillavo, coccodrillo e coccodrillerò” o “Ci resta solo che svernare” nel 2008, quando il Primo Maggio c'era ancora la neve.
Nel 2010 la “Monstracija” di Novosibirisk ha ricevuto, inaspettatamente, l’attenzione dei media, molto probabilmente per lo scandalo scatenato dal “Caso Loskutov”: uno degli organizzatori dell’evento, che risponde appunto al nome di Artem Loskytov, era stato multato per possesso di droga e condannato a un mese di carcere per aver insultato un ufficiale di polizia.
Durante i preparativi della “Monstracija-2010”, gli organizzatori hanno
invitato i partecipanti a un’azione più significativa e ponderata, in
particolare, a creare dei progetti artistici direttamente nel corso dell’evento,
a organizzare spettacoli musicali e a ideare slogan di contenuto. Come
risultato, la “Monstracija” del 2010 ha rispecchiato alcuni dei fenomeni di
Internet (lumache al posto cervello sopra la testa, ipnorospi e così via), e gli
ultimi eventi della vita socio-culturale (i secchi blu ovvero le luci di
emergenza finte sui tetti delle auto dei funzionari, che in Russia si associano
al gruppo artistico “Voina”).
Stando ai dati resi pubblici dall’ufficio del sindaco, l’anno scorso, nel 2011, hanno partecipato alla “Monstracija” circa 3.500 persone. Quest’anno gli organizzatori hanno consegnato all’amministrazione di Novosibirsk la domanda per la partecipazione di 6.666 persone. Artem Loskutov non ha escluso che la “Monstracija-2012” sarà l’ultima; "dopotutto -, ha detto, - per dicembre è prevista la fine del mondo".
Artem Loskutov è un artista russo nonché uno degli organizzatori dei cortei “Monstracija” che si svolgono ogni anno a Novosibirsk. Fa parte del team creativo “Babushka posle pochoron” ("La nonna dopo il funerale"), e partecipa all’associazione creativa Cat (Contemporary Art Terrorism). È diventato piuttosto famoso dopo essere stato arrestato con l’accusa di possesso di marijuana e aver insultato un ufficiale di polizia. Gli oppositori dell’iniziativa ritengono che alcuni dei suoi lavori siano inaccettabili dal punto di vista etico-morale. Rimane ancora aperta la questione se alcune delle sue opere: come “Novosibirsk bez narkologov” (Novosibirsk senza tossicologi) e “Mokrye popy” (Preti bagnati) non siano uno strumento di propaganda per l’uso di droghe e un insulto ai sentimenti religiosi, che costituiscono a loro volta una violazione del Codice Penale della Federazione Russa.
Tutti i diritti riservati da Rossiyskaya Gazeta
Iscriviti
alla nostra newsletter!
Ricevi il meglio delle nostre storie ogni settimana direttamente sulla tua email