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Credit: Niyaz Karim |
2 aprile 2012
Fiori, fiori e fiori per tutte le occasioni. Un bouquet è sicuramente quanto di più gradito si possa regalare a qualsiasi donna del mondo, ma credo che in nessun posto come a Mosca si faccia un gran "consumo" di fiori. E non deve essere un caso se, tra i servizi aperti in città 24 ore su 24, ci siano anche i fiorai e se le nonnine per arrotondare la pensione vendano mazzi floreali a ogni angolo della strada e della metropolitana.
Tra petali colorati e foglioline verdeggianti a Mosca deve girare un gran business. Tra l'altro i prezzi mi sembrano anche molto più bassi che in Italia, così spesso anche io mi lascio prendere, camminando per strada, dall'irresistibile voglia di acquistare un bel bouquet per fare, magari, una sorpresa alla mia coinquilina o a un'amica che mi sta aspettando per la cena; o anche a un amico, spesso per sdebitarmi di qualche favore e non per forza per gli auguri di compleanno. Perché, ho scoperto e mi è stato confermato dai fatti, che gli uomini russi non disdegnano gli omaggi floreali.
Una carineria, la mia, che ha il colore dei tulipani o il profumo delle rose o anche semplicemente il buonumore che possono trasmettere le gerbere. Certo, mai mi sognerei di regalare crisantemi, né singolo né a mazzi. Per me, come per molti occidentali, i crisantemi sono legati alle visite novembrine nei cimiteri. Vi lascio immaginare la mia faccia quando tra le mani mi ritrovo anche io un bel bouquet in regalo. "Che bei fiori - esclamo osservando le venature blu che impreziosiscono quelle corolle bianche centrali, mentre tutt'intorno è un tripudio di petali bianchi e gialli -. Cosa sono?".
Foto: Photoxpress
La risposta della mia amica russa arriva con tutta l'ovvietà del mondo: "Хризантемы (khrisantèmi), crisantemi: non li conosci? Ti piacciono?". Il gelo prima di riprendere la voce: "Certamente, non avrei mai pensato di regalarli, eppure sono così belli!", farfuglio evitando di dare ulteriori spiegazioni sulle mie abitudini italiane di omaggiare i miei defunti.
Da quel giorno ho effettivamente notato che di crisantemi qui in Russia se ne regalano a iosa: ne ho visti di bianchi fare bella mostra, tra roselline, tulipani e una nuvola di verde, nelle braccia di una ragazza che compiva gli anni e ne ho notato uno bianco, solitario, abbandonato sul tavolo di un ristorante giapponese da una ragazza uscita a cena con un'amica. Gentile pensiero, forse, per chi si sarebbe seduto dopo allo stesso tavolo.
Così mi sono ricordata del gran valore che hanno i crisantemi nella cultura nipponica. Viaggi mentali intercontinentali.
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