Foto: Itar-Tass
Bambini russi in vacanza al mare. Per legge. Ogni tre anni. A spese del Cremlino. Fa parecchio discutere la proposta di legge che viene dal partito d’opposizione Russia Giusta e in attesa dell’approvazione della maggioranza parlamentare.
Spedire le future generazioni del Paese in luoghi caldi e assolati per far respirare aria buona, curandone la salute fisica. Un progetto che costerebbe alle casse dello Stato circa tre miliardi di euro l’anno, garantendo sole, mare e tintarella alla fascia d’età tra i quattro e i 15 anni. I genitori che decidessero di non mandare i figli ad abbronzarsi sulle spiagge rischierebbero di essere puniti, spiega Mikhail Emeliyanov, uno dei maggiori sostenitori del provvedimento. In alternativa, potranno accompagnare i loro bambini in viaggi organizzati, con vitto, alloggio e trasporto interamente a carico governativo.
Per tutti gli altri bambini, anche quelli sistemati negli orfanotrofi, lo Stato continuerà a prendersi cura di loro, piazzandoli in ostelli, case di cura e campi estivi. Il Cremlino si accollerà anche il costo delle visite mediche e delle escursioni.
Negativo il parere di molti deputati, secondo cui “la legge disegna un’operazione militare in stile sovietico”, ricordando che ai tempi dell’Urss milioni di persone venivano spedite nei campi estivi e avvicinati al comunismo. Uno dei membri della Duma ha riferito: “Dovrebbero lasciare ai genitori le scelte riguardanti i loro figli”.
La proposta di legge segue di alcune settimane la decisione di Vladimir Putin, che ha concesso al Paese un periodo festivo di quattro giorni, dal 6 (vigilia dell’inizio del suo terzo mandato da Presidente) al 9 maggio 2012. Una mini-vacanza da spendere nella splendida campagna russa, per celebrare l’investitura ufficiale dell’ex primo ministro a nuova guida della Federazione, in concomitanza con il Giorno della Vittoria sulla Germania nazista. Lo stesso Putin, sul sito ufficiale del Cremlino, commentava: “Molte persone vogliono molti più giorni di vacanza in questo momento, ora possono dedicarsi agli orti, al giardinaggio”.
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