Sconfitto al voto in sciopero della fame

Oleg Shein e i suoi sostenitori (Foto: Kommersant)

Oleg Shein e i suoi sostenitori (Foto: Kommersant)

La protesta nella città di Astrakhan di Oleg Shein, ex parlamentare della Duma, che ha perso le votazioni cittadine. L'opposizione si rianima per chiedere elezioni giuste; partita un'inchiesta

L'ex deputato della Duma di Stato e candidato sindaco della città di Astrakhan, Oleg Shein, chiede con i suoi sostenitori una ripetizione delle elezioni cittadine contro quel voto che ha portato alla vittoria lo sfidante di Russia Unita di Mikhail Stolyarov.

I risultati mostrano Stolyarov con il 60 per cento dei voti e Shein, un membro di Russia Giusta, con il 30 per cento. E Shein sostiene che le elezioni siano state truccate, dal momento che, sostiene, i risultati ufficiali sono molto diversi da quelli degli exit poll, che annunciavano la sconfitta di Stolyarov.

Gli attivisti dalla parte di Shein sostengono che numerose violazioni si sono verificate durante la votazione. Ad esempio, in alcuni seggi, schede contrassegnate per Shein giacevano nella pila dei voti espressi per Stolyarov. La richiesta principale, quindi, è di avere accesso alle registrazioni video degli oltre 100 seggi elettorali, mentre ora hanno le registrazioni di soli 22 stazioni elettorali.

Allo stesso tempo, la Commissione elettorale centrale sta conducendo le proprie indagini: nelle 16 registrazioni visionate si notano violazioni. Una commissione della Duma di Stato ha fatto visita ad Astrakhan, determinata, dopo aver verificato il materiale di voto e se i fatti denunciati da Shein saranno confermati, a far ripetere la votazione.

Anche il Consiglio presidenziale per i Diritti umani ha criticato le elezioni ad Astrakhan, parlando di violazione della legge. Questa non è la prima volta che Oleg Shein e i suoi sostenitori contestano i risultati delle elezioni municipali. Tre anni fa, proteste di massa scoppiarono ad Astrakhan, dopo il voto del sindaco.

Sedici persone, tra cui Shein, sono in sciopero della fame da quasi un mese. Anche se i medici sono preoccupati per la loro salute, Shein ha detto che "si sente abbastanza bene per portare avanti la contestazione".

Molti membri di altri movimenti di protesta sostengono l'azione. Il leader dell'opposizione Alexei Navalny, recatosi ad Astrakhan, ha invitato i suoi sostenitori a fare altrettanto. "Questo è il minimo che possiamo fare per dimostrare la nostra solidarietà. In caso contrario, qual è il valore dei nostri voti 'uno per tutti e tutti per uno'?", ha scritto sul suo account di LiveJournal.

A Mosca, la protesta è sostenuta da Sergei Udaltsov, leader del Fronte di Sinistra. Lui e i suoi hanno promesso di aderire allo sciopero della fame e tenere picchetti davanti agli uffici della Regione di Astrakhan nella capitale russa. 

Stanislav Kucher, editorialista politico per il Kommersant, ritiene che le autorità stanno ancora decidendo quale immagine vogliono dare alla popolazione, e soprattutto ai manifestanti. "Questa è una scelta personale di fronte al futuro Presidente. Da un lato ci sono molte voci che invitao Putin a non cedere: Se mostrerai debolezza ora, domani l'intera nazione farà lo sciopero della fame in ogni occasione". "D'altra parte - aggiunge Kucher -, so per certo che alcune delle persone intorno a Putin stanno dicendo: Ordinare l'ispezione di un pubblico ministero e anche una replica delle elezioni non è un segno di debolezza ma di forza. Questo è l'unico modo per dimostrare alla gente che siete pronti per le riforme e ancora tutto sotto controllo". "Presto - conclude - il comportamento di Putin in merito alla crisi di Astrakhan mostrerà quanto sia davvero forte".

 
Il deputato di Russia Unita alla Duma, Vladimir Burmatov, è convinto che nulla deve essere fatto sulla situazione di Astrakhan, che ha definito "sciocca". "Fare lo sciopero della fame è un errore fatale per Shein che rovina le sue possibilità come politico", commenta Burmatov. "Sì, c'erano violazioni, ma non sono state abbastanza gravi da dover annullare i risultati. Invece di ammettere la sconfitta con calma e continuare a lavorare con un occhio alle prossime elezioni, Shein smette di mangiare e si emargina e, soprattutto, mette un cartello sul petto proclamando: Ho perso le elezioni e mi rifiuto di mangiare. Questo è mortale per un uomo politico".

Shein e i suoi non hanno detto per quanto tempo saranno in sciopero della fame. Dicono che l'azione continuerà fino a quando non otterranno i video da tutti i seggi elettorali. Tuttavia, molte persone hanno già iniziato a mangiare di nuovo, su raccomandazione dei loro medici.

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