Foto: Ria Novosti
Il nuovo presidente dell’Ossezia del Sud è l’ex capo del Kgb Leonid Tibilov, eletto al secondo turno delle elezioni presidenziali con il 54,12% dei voti. A comunicarlo è stata la presidentessa della commissione elettorale, Bela Plieva.
I risultati delle elezioni erano così evidenti per i cittadini dell’Ossezia del Sud che Leonid Tibilov, subito dopo la mezzanotte, si trovava già al centro stampa della Commissione elettorale, in qualità di vincitore, per salutare i suoi elettori. Tibilov ha ringraziato anche il suo avversario David Sanakoev, sottolineando che prima dell’avvio della campagna elettorale i candidati avevano firmato un accordo in cui si impegnavano a non ricorrere a trucchetti pubblicitari per screditarsi a vicenda e che Sanakoev si era mantenuto fedele agli accordi presi. Il nuovo presidente dell’Ossezia del Sud ha rivolto all’avversario parole di grande rispetto: “Lo stimo e vorrei che entrasse a far parte della nostra squadra”. Secondo Tibilov, il compito principale del nuovo governo sarà riunire i cittadini divisi dal processo elettorale che si trascinava già da un anno e mezzo.
Subito dopo il discorso di Leonid Tibilov al centro stampa è arrivato anche l’altro candidato, David Sanakoev, il quale è apparso sorridente e non particolarmente abbattuto. “Noi non crediamo che questo giorno rappresenti la nostra sconfitta”, ha dichiarato. “Per noi ha votato circa il 45% della popolazione, e non è un risultato da poco. Se ci arrendiamo ora, non otterremo nulla. Dobbiamo continuare a impegnarci per risolvere i problemi che affliggono il nostro Paese”. Sanakoev si è congratulato con Tibilov per la vittoria e ha riconosciuto la totale legalità delle elezioni. Alla domanda del quotidiano Kommersant, se intendesse o meno accettare la proposta di collaborazione avanzata da Tibilov, Sanakoev ha risposto che ha intenzione di discutere questa questione sia con lo stesso Tibilov che con i suoi sostenitori.
Nel frattempo, gli esperti avvertono che la conclusione delle elezioni e la calma retorica dei candidati sono solo una tregua temporanea. In Ossezia del Sud si sono accumulati troppi problemi sia sul piano politico che su quello socio-economico. “Un cambiamento troppo rapido non funzionerebbe -, afferma il leader dell’opposizione Ronald Kelechsaev. - Ma la popolazione si aspetta un cambiamento rapido. Pertanto, tempo un paio di mesi e i cittadini bombarderanno di richieste il nuovo governo. E qui molto dipenderà dalla squadra al potere e dalla coerenza dimostrata dal nuovo governo”. “Il nuovo presidente si trova a dover affrontare un compito non facile -, sostiene Vjaeslav Gobozov, un altro rappresentante dell’opposizione. - La popolazione seguirà attentamente il processo per l’assegnazione dei nuovi incarichi e la prima nomina, che non piacerà ai cittadini, potrebbe alimentare la protesta”.
In Ossezia del Sud, molti temono che i rappresentanti del vecchio regime possano tornare a ricoprire i loro vecchi incarichi, visto che la maggioranza parlamentare continua a sostenere l’ex presidente dell’Ossezia del Sud, Eduard Kokoity. Gli esperti ritengono che proprio per questo motivo il Paese necessiti di cambiamenti in seno al sistema politico; è necessario semplificare il processo di registrazione dei partiti politici e dare alle nuove forze politiche la possibilità di prendere parte alle elezioni parlamentari che si terranno nel 2014.
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Chi è Tibilov?
Leonid Tibilov è nato nel 1952. Nonostante la qualifica di insegnante, ha dedicato la maggior parte della sua vita al settore della sicurezza. La carriera del futuro presidente dell’Ossezia del Sud non si limita al servizio prestato nel Kgb. Tibilov è uno degli principali attori coinvolti nel processo di risoluzione del conflitto georgiano-osseto. L’ex ufficiale del Kgb ha iniziato a interessarsi alla questione già nel 1999. Dal 2000, Tibilov guida un gruppo di esperti della delegazione dell’Ossezia del Sud per una risoluzione pacifica del conflitto e nel febbraio del 2012 è stato il consulente dell’inviato presidenziale dell’Ossezia del Sud in questo ambito. Complessivamente, Tibilov ha dedicato alle operazioni di ripristino delle relazioni tra la Georgia e l’Ossezia del Sud già più di 13 anni.
I commenti degli esperti alla elezione di Leonid Tibilov
Vladimir Zharichin, vicedirettore dell’Istituto dei Paesi della Csi
Le persone che hanno eletto il nuovo presidente hanno a cuore innanzitutto i problemi della corruzione e dell’uso improprio dei fondi pubblici, che attanagliano il Paese. Non a caso è stato eletto l’ex-capo di un organo garante dell’ordine e della sicurezza - il Kgb - e non il commissario presidenziale per i diritti dell’uomo. Tuttavia i risultati delle elezioni non sono assoluti: Tibilov non ha ottenuto l’80% dei voti. Ha battuto il suo avversario solo per una manciata di voti. La percentuale di voti ottenuta dall’ombudsman dimostra che le libertà civili e politiche, per i cittadini dell’Ossezia del Sud, hanno in egual misura un significato rilevante”.
Felix Stanevskij, responsabile del Dipartimento per il Caucaso dell’Istituto dei Paesi della Csi
“Tibilov è stato appoggiato dalla vecchia opposizione, dai sostenitori di Alla Dzhioeva. E questo è un bene. Ciò significa che il conflitto che si era originato dopo le elezioni di novembre 2011, è stato in qualche modo risolto. Mi auguro che Tibilov coinvolga una parte dei sostenitori di Alla Dzhioeva nella formazione del suo nuovo governo in modo che l’atmosfera di conflittualità, che aveva caratterizzato la situazione in Ossezia del Sud dopo le elezioni di novembre, svanisca”.
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