Giambattista Avellino (Foto: Claudio Iannone/ © Cattleya 2009/ufficio stampa)
Oltre duemila biglietti staccati solo nei primi due giorni della manifestazione. E ancora, trecento spettatori a ogni proiezione, per un galà del cinema da tutto esaurito. Sono le cifre che hanno segnato l’edizione 2011 del Nice, il festival del cinema italiano esportato in Russia che quest’anno punta al sorpasso.
Dopo il recente successo sulla Neva (il festival si è svolto a San Pietroburgo dal 18 al 26 marzo 2012), l’evento arriva a Mosca dall’11 al 17 aprile 2012, con un bagaglio di sei film, ai quali si aggiunge la proiezione speciale di Pupi Avati, “Il cuore grande delle ragazze”, e due documentari fiorentini, firmati da Duccio Chiarini e Stefano Lorenzi.
A ospitare le proiezioni saranno il Cinema 35mm (ul. Pokrovka, 47/24) e il Cinema Formula Kino Gorizont (Komsomolskij pr. 21/10), dove si alterneranno sul tappetto rosso all'ingresso alcuni tra registi e attori, acclamati come ogni anno dai fan innamorati dell’Italia. La più attesa è sicuramente lei, Valeria Solarino, attrice e madrina di questa quindicesima edizione del festival, già baciata dal Nice nel 2009 come miglior attrice femminile nel film “Viola di mare”.
Diretto da Viviana del Bianco e organizzato con il sostegno del Ministero italiano per i Beni e le Attività Culturali, dell’Ambasciata d’Italia a Mosca e degli Istituti Italiani di Cultura di San Pietroburgo e di Mosca, il festival si ripropone anche per l'edizione 2012 come un’importante vetrina per promuovere i lungometraggi italiani oltre i patrii confini. In sala verranno infatti proiettati sei film: “C’è chi dice di no” di Giambattista Avellino, “Questo mondo è per te” di Francesco Falaschi, “Il primo incarico” di Giorgia Cecere (Vincitore del Premio Nice Città di Firenze 2011), “Il Gioiellino” di Andrea Malaioli, “Due vite per caso” di Alessandro Aronadio e “L’Estate di Martino” di Massimo Natale.
Una rassegna la cui colonna sonora si snoda fra le note dell’incertezza giovanile e della ricerca di sé, come accade nell’opera prima di Alessandro Aronadio, “Due vite per caso”, o fra le emozioni del viaggio de “Il primo incarico” di Giorgia Cecere, dove paure e speranze si intrecciano nell’Italia degli anni Cinquanta.
Ora questa Italia si mostra sul grande schermo, davanti al pubblico moscovita che nel 2011 ha sorpreso attori e registi per la calorosa accoglienza riservata loro. La rassegna si concluderà con l'assegnazione di tre ambiti premi.
Tutte le informazioni sul Nice sul sito ufficiale del Festival
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