Sciare sulle pendici del Caucaso

Foto: Vsevolod Pulya

Foto: Vsevolod Pulya

Inaugurati ad Archyz il primo impianto di risalita e due piste da sci. “Rimane ancora molto da fare”, assicura il rappresentante del Presidente della Russia nel distretto federale

Marmellata di pigne e copricapi cosacchi sono i souvenir tipici del villaggio di Archyz, nel Caucaso del Nord. Le bancarelle vendono anche calamite raffiguranti snowboarder e sciatori con sullo sfondo il paesaggio montano. Al momento, però, sulle piste gli sciatori non si vedono ancora. I lavori di costruzione della stazione sciistica di Archyz sono appena iniziati: al posto di hotel confortevoli ci sono ancora campeggi improvvisati, i cellulari non prendono e i 14 chilometri di strada che portano all’impianto di risalita, aperto il 18 marzo 2012, non sono stati ancora asfaltati. Del resto, non avrebbe avuto senso farlo, visto che i lavori sono ancora in corso e i pesanti autocarri che fanno su e giù avrebbero distrutto il manto stradale nel giro di un paio di settimane.

Lo scorso 18 marzo 2012, il rappresentante del Presidente della Russia nel Distretto federale del Caucaso Settentrionale, Aleksandr Chloponin, è stato il primo a scendere sulla nuova pista da sci. Nel suo discorso d’inaugurazione ha riconosciuto che l’evento è senza dubbio significativo, ma che “rimane ancora molto da fare”.

Prima della costruzione degli impianti, in questa zona, venivano a sciare solo gli amanti degli sport estremi, ovvero coloro i quali avevano abbastanza soldi da dedicarsi all’heli-jumping, gettandosi da un elicottero per poi scendere lungo le piste ancora vergini. Archyz promette bene come località sciistica: si trova in una posizione ideale, a solo quattro ore di volo dalla maggioranza dei Paesi europei, dell’Asia e dei Paesi arabi.

La versione russa di Les Arcs

 Sulle cuffie e sulle sciarpe di molti dei partecipanti alla cerimonia inaugurale delle piste si leggeva il motto latino “Per angusta ad augusta”, tradotto liberamente “Per cammini angusti fino alle vette”. A dire il vero la conquista delle vette di Archyz è ancora lontana. La nuova seggiovia a quattro posti trasporta i turisti solo per 115 metri, fino a 1770 metri d’altezza. Le piste sono lunghe rispettivamente 670 e 1100 metri, e larghe dai 15 a i 70 metri. La prossima fase prevede la costruzione di cinque complessi alberghieri con settecento camere, entro l’autunno del 2012, in tempo per l’inizio della nuova stagione sciistica.

Gli sviluppatori sostengono che la stazione sciistica di Archyz, una volta completata, sarà paragonabile a Les Arcs, la celebre stazione sciistica francese situata sulle Alpi. Nel giro di otto anni, sul territorio di Archyz compariranno complessivamente quattro centri turistici per 24 mila persone, 54 impianti di risalita in grado di trasportare 45 mila persone al giorno, e 270 chilometri di piste da sci. Tutte con lo stesso ski-pass. La società “Resorts of the North Caucasus” (Ksk), incaricata di sviluppare il cluster turistico nell’area del Caucaso del Nord, prevede, non appena la stazione sciistica di Archyz sarà operativa, l’arrivo di oltre mezzo milione di turisti all’anno. 



Le previsioni vengono fatte, in primo luogo, al fine di rendere il turismo sciistico accessibile ai cittadini russi, spiega il direttore generale della società Ksk, Alexei Nevskij. Il progetto ha anche un obiettivo di natura sociale: nella Repubblica della Karachaj-Circassia verranno creati fino a 10 mila posti di lavoro in settori affini e correlati, ha comunicato il presidente Rashid Temrezov.

Un nuovo cluster

Archyz è il trampolino di lancio per la società “Resorts of the North Caucasus”. Nell’ambito dello sviluppo del cluster turistico, entro il 2020, si prevede la creazione di stazioni sciistiche di prima classe in tutto il Caucaso del Nord. Quando le opere di costruzione saranno completate, il cluster potrà vantare 1.100 chilometri di piste da sci, 227 impianti, così come hotel, appartamenti e cottage per un totale di 102,5 mila posti letto. La Ksk prevede che il cluster attrarrà dai 5 ai 10 milioni di turisti all’anno. Il totale degli investimenti da parte dello Stato nelle infrastrutture per i trasporti e le comunicazioni dei centri turistici del Caucaso Settentrionale sarà di 60 miliardi di rubli. Il solo progetto di Archyz riceverà in investimenti fino a 80 miliardi di rubli.

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