Kleybanova, matchpoint italiano

Foto: PhotoXpress

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La giovane promessa del tennis russo è tornata alle racchette dopo aver sconfitto un linfoma, grazie a cure e fidanzato del Belpaese

Una carriera che riparte dalla Florida. Una vita salvata in Italia. Alysa Kleybanova, 22enne da Mosca, uno dei talenti del tennis femminile russo che prova il ricambio generazionale dopo un decennio di successi con atlete arrivate ai vertici della classifica, è tornata alle gare ufficiali partecipando al torneo di Miami. Una vittoria al debutto contro la svedese Larsson dopo il dramma del luglio 2011.

I medici le diagnosticano un linfoma di Hodgkin. Un macigno al secondo stadio, che attacca il sistema linfatico, guaribile nell’85 per cento dei casi, che avvelena fisico e mente. Alysa pubblicava - il giorno del suo compleanno, il 15 luglio 2011 - una lettera sul suo sito ufficiale e su quello della Wta per informare il mondo del tennis della battaglia contro la grave malattia.

Una scelta comunicativa originale: sull’agenda con gli impegni passati e futuri dell’atleta, presente sulla home page del suo portale, alla voce “next match” era scritto “Alysa Kleybanova vs Hodgkin’s Lymphoma”. Una partita a viso aperto contro la patologia. Con il tennis che diventa metafora della vita reale.

La russa era tra le prime trenta al mondo. Un talento notevole, potenza e capacità di coordinazione, pronto a innalzarsi verso la Top ten. L’ostacolo era la stanchezza. Non recuperava dallo sforzo fisico come le sue colleghe. Era sempre stanca. Arriva la sentenza gelida dei medici.

Tumore, radiazioni, chemioterapia. Mine sul motore di un’atleta ventenne. Il male veniva aggredito con dieci mesi di trattamenti in buona parte effettuati tra Roma e Perugia. A sostenerla, il fidanzato, il pallavolista Giacomo Rigoni, schiacciatore del Cortona Volley, serie B2. Nell’ambiente non circolavano notizie sulle sue condizioni di salute. Nessun accenno sul sito, sino all’indiscrezione via Twitter che annunciava la fine del calvario.

Grinta da campionessa, cure terminate, a dicembre 2011 il tumore era ormai alle spalle. Era di nuovo il tempo di racchetta e palline, nonostante il corpo fosse debilitato dalle cure. Qualche mese di allenamento a West Palm Beach, in Florida e poi la wild card a Miami. "Il mio sogno si è realizzato: sono di nuovo in campo - ha commentato la Kleybanova - Non so come andrà. Adesso sono solo felice di poter giocare a tennis. Ora guardo le mie partite in modo diverso. Volevo assaporare ogni punto e ogni momento di questa nuova avventura. Se poi riuscirò anche ad avere successo, sarà fantastico".

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