Foto: Reuters / Vostock Photo
Internet sembra creare una seconda realtà nell'economia. Prendiamo, per esempio, l'ultimo ambito modello di iPhone di Apple. Nei Paesi ricchi ha un prezzo fisso, che viene ufficialmente annunciato al momento del lancio del modello. Ma in Russia, la situazione è un po' diversa.
Il 19 ottobre 2011, un annuncio apparso sul sito Web del BigBuzzy offriva un coupon per quello smartphone con uno sconto del 54 per cento: il telefonino sarebbe costato 19.990 rubli invece dei previsti 43.199. Naturalmente la comunità on line ha cominciato a parlare di truffa: poteva trattarsi di uno schema a piramide, dove il primo a pagare avrebbe ricevuto il cellulare a scapito degli acquirenti successivi, oppure poteva essere una società di coupon che poi scompare con tutti i soldi.
Gli ordini per i telefoni superscontati sono stati chiusi la notte del 28 ottobre 2011. Più di 7.500 tagliandi sono stati acquistati. Se tutti gli acquirenti avessero scelto la versione più economica (19.990 rubli per la versione iPhone con 16 GB di memoria, quello da 32 GB costava 23.990, da 64 GB 25.990), BigBuzzy avrebbe raccolto più di 150 milioni di rubli in 10 giorni. Gli organizzatori promettevano di consegnare il cellulare dopo il 25 novembre 2011.
Ma Eldar Murtazin, esperto di telefonia, ha denunciato la vendita: "Ottenere un telefono originale a quel prezzo era impossibile. Ottenere un telefono per il tempo promesso anche. È una truffa? Certamente", ha scritto sul suo blog LiveJournal. Murtazin è tornato sull'argomento più volte su vari siti Web: "Lo scopo di questa truffa è quello di ricostituire il capitale circolante della società e poi, forse, restituire il denaro", ha scritto.
Il 25 novembre 2011 nessuno ha ricevuto l'aquisto. Sergei Belousov di BigBuzzy ha sottolineato quello che aveva detto fin dall'inizio: la sua azienda avrebbe iniziato a distribuire i telefoni dal 25 novembre 2011, se, per quel giorno, i distributori ufficiali di iPhone in Russia avessero ricevuto il primo lotto. Per coloro che erano stanchi di aspettare, BigBuzzy avrebbe rimborsato la spesa. A fine febbraio 2012, circa 3.000 acquirenti hanno ottenuto i loro soldi indietro.
Ma chi ha deciso di aspettare ha finalmente ricevuto il telefono: più di 2.000 compratori e BigBuzzy ha promesso di soddisfare tutti gli ordini entro la fine di marzo 2012. "Il primo lotto, 800-900 smartphone, doveva essere comprato al dettaglio", ha spiegato Belousov. "Ho dovuto acquistare personalmente i primi 60 pezzi presso il negozio Tverskaya. Appena entrato, ho detto: Li prendo tutti. Poi ho trasferito i soldi sui conti di sette miei dirigenti che hanno fatto gli acquisti attraverso tutti i canali. Più tardi, due operatori hanno spedito alcuni dei telefoni".
Murtazin è però rimasto dell'idea che la vendita sia una truffa. "Non appena ricevono una certa somma, acquistano la prossima partita e la distribuiscono a chi è in attesa".
Che cosa è successo? Belousov ha deciso di commercializzare il suo business attraverso questa vendita. Piuttosto che mettere i soldi in pubblicità, ha utilizzato i fondi in anticipo per offrire un prodotto ambito superscontato. Quanto efficace è stato il marketing? Molti prendono a modello BigBuzzy, ma, come Belousov ha ammesso, la pubblicità è stata più negativa del previsto.
La versione originale dell'articolo è stata pubblicata su Kommersant-Dengi
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