La regina del fitness

Olga Sloutsker (Fonte: Press Foto)

Olga Sloutsker (Fonte: Press Foto)

Olga Sloutsker, ex atleta, negli anni Novanta ha aperto il primo centro sportivo di Russia e racconta la sua esperienza di imprenditrice: "I primi clienti? Gli Abramovich"

Olga Sloutsker, fondatrice di World Class, il primo fitness club di Russia, parla del ruolo svolto dalle donne nello sviluppo dell’industria dei centri benessere e sportivi nella Federazione.

Con alle spalle un passato da atleta professionista, ha deciso di lanciarsi nel mondo degli affari. Come mai questa scelta? E perché proprio il settore del fitness?

Nei primi anni '90, quando il Paese si avviava verso l’inizio di una nuova vita, anch'io volevo inventarmi qualcosa di nuovo da fare. Non avrei mai pensato che sarei diventata un’imprenditrice. È successo tutto per caso. Da atleta professionista, mi ero sempre allenata in palestre vecchie, senza riscaldamento e che odoravano di chiuso. Del resto non avevamo altre alternative. Poi sono andata in vacanza in Spagna, con il mio marito di allora, e ho provato a seguire una lezione di aerobica nel fitness club dell'hotel. Sono rimasta sbalordita dal loro modo di fare sport: non aveva niente a che vedere con l'allenamento fisico in perfetto stile militare che eravamo abituati a seguire in epoca sovietica. La gente si divertiva a fare sport in una palestra pulita e ascoltando musica – questo ti incoraggiava ad allenarti e a prenderti cura di te stesso. Sono arrivata a Mosca e ho scoperto che in tutta la città non vi era neanche un fitness club. Quindi ho pensato: perché non aprirlo noi? Abbiamo trovato il posto e l’abbiamo costruito, in gran parte con le nostre mani.

Dove è andata a prendere i soldi? E quanto ha investito?

Mio marito mi ha dato i soldi. All’inizio non abbiamo investito molto, solo 400.000 dollari.

Ha iniziato dal nulla. Come è stata accolta la sua idea dalla gente?

I media non mi hanno accolto molto bene, devo dire. Credevo che la gente mi avrebbe elogiato alla prima conferenza stampa. E invece la reazione è stata l’esatto contrario. I giornalisti hanno iniziato a punzecchiarmi, chiedendomi: "Come può vendere allenamento fisico?". Sono stata fortunata ad aver conosciuto le persone giuste. Mi sono trasferita a Mosca da San Pietroburgo e ho conosciuto artisti, pop star, registi, che hanno appoggiato la mia idea. Poi era una moda nuova; la gente non sapeva neanche che cosa significasse fitness e abbiamo dovuto tradurre la parola.

Chi sono stati i suoi primi clienti?

Alcuni dei personaggi più in vista della scena moscovita. Gli Abramovich, ad esempio. Allora non conoscevo ancora Roman. Poi c’erano le star del cinema, le celebrità dello showbiz, i primi capitalisti o giornalisti di successo e anche diversi politici. Avevano accolto molto bene questa nuova moda e volevano dei cambiamenti.

Quanto costava un abbonamento annuale?

Il prezzo era di 2.500 dollari.

A quei tempi era davvero una cifra esorbitante.

Sì, lo era, ma non c'era nient'altro. Non avevamo nessun concorrente. E poi la gente era disposta a pagare per un club simile, in pieno centro a Mosca, vicino al Cremlino, con molte palestre, i migliori corsi di aerobica e macchine per allenarsi, che non potevano trovare da nessun’altra parte.

Quando ha iniziato a vedere i frutti del suo investimento?

Presto, in meno di un anno. Le cose erano molto diverse nel 1993.

A un certo punto, ha dovuto scegliere se rimanere nel segmento dei club d’élite o ampliare il suo bacino clienti.

Avevo un team formidabile, ma non potevo promuoverli tutti a direttori. E allo stesso tempo, non volevo perderli. Ed è così che abbiamo deciso di aprire un secondo club World Class. Poi mi sono lasciata prendere la mano: sono fioccate nuove offerte e mi sono resa conto che anche il mio team voleva aprire nuovi centri. Così è sorto il nostro terzo, quarto e ventesimo club. Abbiamo creato un dipartimento regionale per vendere contratti di franchising. Ora abbiamo club in 15 città, comprese Khabarovsk, Vladivostok, Astana e Almaty.

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