A pochi giorni dalle elezioni presidenziali del 4 marzo 2012, su YouTube ha iniziato a circolare un video con le riprese del flashmob “Puttin on the ritz”: quasi 200 persone che, sulla musica di Irving Berlin, noto compositore statunitense del Novecento, si sono messe a ballare affollando le colline Vorobevy (Colline dei Passeri) a Mosca, dando vita a uno show al quale hanno preso parte non solo persone comuni, ma anche militari e spazzini.
Restano sconosciuti gli organizzatori del flashmob, così come gli autori del video, che si sono limitati a caricare le riprese su Internet registrandosi come “puttin2012”: un account che, oltre a questo video, non riporta nient’altro.
Ed è proprio il chiaro riferimento al neo vincitore delle presidenziali, in quei giorni candidato al voto, che forse ha spinto così tanta gente a guardare la clip, che ha collezionato in pochi giorni quasi tre milioni di visualizzazioni. Oltre quattromila i commenti, positivi e negativi, inviati su YouTube.
Secondo quanto scritto dall’agenzia di stampa Itar-Tass, sarebbero state proprio “la carica positiva e la splendida cornice in stile musical americano ad aver creato così tanto successo attorno”.
Nel frattempo non mancano le persone che vedono nel video “Puttin on the ritz” un chiaro tentativo di fare propaganda a favore di Vladimir Putin, visto che la registrazione è stata caricata proprio pochi giorni prima del voto. È bene infatti precisare che non esiste alcuna legge che regolamenti la promozione elettorale di questo tipo.
A sette anni dall’apparizione in Russia del primo flashmob, i partiti politici e i loro leader hanno iniziato a utilizzare spesso questo canale per autopubblicizzarsi, in particolar modo in previsione delle elezioni.
Il flashmob più famoso realizzato dal partito Russia Unita è stato messo in scena il 1° settembre 2011, quando nelle scuole medie di tutto il Paese si sono svolte più di 1.500 lezioni sul tema “L’eredità dei giochi 2014 a Sochi”: un evento definito dagli organizzatori “il flashmob più grande di tutta la storia della Federazione”.
Nel frattempo ci si interroga sul futuro di questi spettacoli: c’è chi prevede che i flashmob continueranno a ottenere grande successo, e chi invece gli dà vita breve. L’unica cosa che per ora è chiara, è che la forma classica di questa manifestazione è ormai praticamente impossibile, visto che si tratta di un fenomeno troppo invitante per non essere sfruttato a fini politici o commerciali.
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