Foto: AP
Nella tanto contesa corsa a cinque per le elezioni presidenziali del 4 marzo 2012, è Putin il candidato che meno di tutti ha badato a spese nella sua campagna elettorale.
Secondo i dati pubblicati da Rossiyskaya Gazeta sarebbe infatti l’attuale premier russo, aspirante presidente, il candidato meno “spilorcio”: in un clima di tensione, fra manifestazioni e contro-manifestazioni, Putin per questa sfida avrebbe speso 368 milioni di rubli (circa 9 milioni e mezzo di euro), investiti in campagne radiotelevisive, volantini pubblicitari e manifesti.
Dietro di lui, l’oligarca Mikhail Prokhorov, che ha sborsato in pubblicità pre-elettorale 319 milioni di rubli, pari a circa 8 milioni di euro.
La campagna del leader del Partito Comunista Gennady Ziuganov è invece costata 251 milioni di rubli, 6 milioni e mezzo di euro, a fronte dei 210 milioni di rubli (5 milioni e mezzo di euro) del liberal democratico Vladimir Zhirinovsky.
Meno generoso Sergey Mironov, alla guida del partito Russia Giusta, che in questi mesi ha investito solamente, si fa per dire, 118 milioni di rubli, circa 3 milioni di euro.
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