Vladimir Putin sul palco (Foto: Vassily Maksimov/Ridus.ru)
La festa dei difensori della Patria in Russia si trasforma nella giornata a difesa dei partiti politici. Di maggioranza o opposizione, poco importa. La capitale della Federazione è scossa infatti da una serie di manifestazioni pro e contro Putin, che stanno portando in piazza migliaia di persone.
Oltre duecentomila i manifestanti attesi lungo le strade di Mosca, divisi fra indignados e sostenitori del leader di Russia Unita, unico vero favorito nella corsa alle elezioni presidenziali del 4 marzo 2012. A coordinare i cortei, quasi centomila agenti dispiegati lungo le vie della capitale.
E mentre gli esponenti dell’opposizione incalzano la folla nei punti allestiti per le diverse manifestazioni, gli occhi di tutti sono puntati sullo stadio Luzhniki, blindato da quasi cinquanta posti di blocco, dove il premier Vladimir Putin è salito sul palco per parlare ai 130mila elettori accorsi. “Il mio sogno – ha detto il primo ministro al microfono – è che ogni persona nel nostro Paese, dai leader fino ai comuni cittadini, viva onestamente e nel rispetto delle regole. Questo ci renderà più forti”.
“Mi auguro – ha aggiunto Putin durante il suo discorso -, che tutti saremo felici. Ma come? Prima di tutto è importare restare uniti”, invitando tutti a un’intesa comune “per il bene della Patria”.
Nel frattempo nelle piazze di Mosca l’opposizione si è riunita nuovamente per contestare il leader. Quattro le manifestazioni organizzate dai diversi partiti di minoranza che hanno affollato piazza Bolotnaya, già teatro delle precedenti proteste, piazza Teatralnaya, Pushkinskaya e l’area di VDNKh.
Nel grande spazio del Centro Espositivo si sono radunati i sostenitori del conduttore televisivo Sergei Kurginyan, promotore del movimento contro una possibile rivoluzione arancione in Russia in stile ucraino.
Spettacolo nello spettacolo per il leader del partito liberal-democratico Vladimir Zhirinovsky, arrivato in mezzo alla folla di piazza Pushkinskaya vestito con la divisa militare, in onore della giornata dei difensori della Patria.
E intanto inizia il valzer dei numeri: cinquemila le persone stimate in piazza Teatralnaya per seguire il leader comunista Gennadi Ziuganov; 2.500 invece i partecipanti in piazza Pushkinskaya per Zhirinovsky. Circa 1.500 i moscoviti in piazza Bolotnaya sotto il palco di Sergei Baburin.
Il calendario del dissenso si infittisce comunque in prossimità delle votazioni, e prevede una serie di proteste che animeranno la scena politica russa fino alla vigilia delle tanto contestate elezioni.
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