La mossa di Putin: fondi alla Difesa

Foto: Kommersant

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Il primo ministro candidato alle prossime presidenziali, in campagna elettorale, sfila l'asso dalla manica: la riforma delle forze armate

Il primo ministro russo e candidato alle prossime elezioni presidenziali Vladimir Putin ha scritto un altro articolo in cui spiega i punti più delicati del suo programma presidenziale. L'ultimo testo, pubblicato su Rossiyskaya Gazeta, si concentra sul suo progetto di riforma delle forze armate e dell'industria della difesa (il primo articolo del premier). Il governo ha già stanziato circa 23mila miliardi di rubli (circa 773 miliardi di dollari) per raggiungere questo obiettivo nel prossimo decennio. "Non dobbiamo rimandare la decisione di creare delle forze armate moderne e di rafforzare il potenziale di difesa [della Russia]", si legge nell'articolo.

Putin ha poi sottolineato che sia l'esercito che la Marina russa hanno sofferto per la mancanza di fondi durante la maggior parte del periodo post-sovietico. "Nel frattempo, altri Paesi hanno aumentato in maniera consistente le loro forze militari", ha scritto Putin.

Il piano del primo ministro non include alcun tentativo di riduzione dell'organico dei militari, piuttosto si propone di mantenere l'attuale dotazione di personale, aumentando il numero di militari professionisti rispetto ai soldati di leva entro il 2020.

Tuttavia, gli esperti ritengono che i problemi demografici potrebbero impedire a Putin di raggiungere questi obiettivi. "È assurdo mantenere l'attuale dimensione dell'esercito russo che conta un milione di soldati a tutti i costi", ha affermato Aleksandr Golts, direttore della rivista Web settimanale Ezhednevny Zhournal, in un'intervista al quotidiano Kommersant. "Il problema è che saremo costretti a diminuire il numero di soldati nelle forze armate in un prossimo futuro [perché] non c'è nessuno da arruolare".

Ma Igor Korotchenko, un funzionario del Ministero della Difesa replica che l'articolo di Putin presenta delle nuove iniziative per l'esercito russo. "Putin pone il problema correttamente," ha detto Korotchenko. "Anticipare le minacce in cui il Paese potrebbe incorrere nei prossimi 30 - 50 anni è fondamentale, perché permette una risposta tempestiva a qualsiasi minaccia esterna".

Nel prendere posizione sulla questione della leva, Putin sta affrontando uno dei problemi più annosi della Russia. Il servizio militare è obbligatorio per i giovani in Russia. Ai sensi dell'articolo 59 della Costituzione russa e della legge federale sul servizio militare, ogni uomo russo di età superiore ai 18 anni è obbligato a servire per un anno nell'esercito. Gli uomini vengono scelti attraverso un processo di reclutamento. Cercare di evitare il servizio di leva è illegale e può comportare delle conseguenze penali, ma esistono diversi modi per ottenere una deroga. La leva può essere rinviata per gli uomini iscritti all'università; ma anche coloro che hanno completato dei corsi alle scuole superiori presso la Reserve Officers Training Corps sono esonerati. I soldati di leva possono essere esentati per motivi di salute presentando la documentazione necessaria. Gli uomini sono soggetti alla leva obbligatoria fino all'età di 27 anni.

Ilya Bulavinov, editorialista in materia militare per Kommersant, dice che il testo di Putin è in realtà più ambiguo rispetto alla leva di quanto non appaia a prima vista. Da un lato, Putin sostiene che lo scopo principale della Russia è quello di costruire un esercito professionista. D'altra parte, è consapevole che un "esercito di professionisti è costoso" e presenta un compromesso per mantenere il sistema misto di reclutamento dei soldati, considerata l'attuale capacità finanziaria del Paese.

"Credo che Putin non abbia abbastanza volontà politica per cancellare l'esercito basato sulla leva come istituzione, perché sarebbe molto difficile tornare indietro considerato il fatto che l'80 per cento dei soldati di leva sono riluttanti ad arruolarsi", ha detto Bulavinov.

 

Fonti: Kommersant e Rossiyskaya Gazeta.

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