Il Pushkin a Brera, boom di presenze

La mostra di quadri provenienti dal grande museo moscovita a Milano ha registrato un incremento delle visite dell'80 per cento rispetto all'anno scorso. Più di centomila i biglietti staccati

È stata una chiusura col botto quella che ha fatto calare il sipario sulla mostra "Brera incontra Pushink. Collezionismo russo tra Renoir e Matisse", allestita alla Pinacoteca di Brera fino al 5 febbraio 2012: l'esposizione si è infatti chiusa con un incremento dei visitatori pari all'80 per cento rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso.

Una crescita delle presenze che ha fatto strappare 101.544 biglietti (60.585 per la mostra e la pinacoteca e 40.959 per la sola pinacoteca).

Il successo è stato ottenuto nonostante gli amari colpi di scena che hanno portato alla chiusura a singhiozzo della mostra per ben 16 volte durante questo periodo a causa del superamento del tetto annuo massimo del lavoro straordinario dei custodi e dei lavoratori.

È facile immaginare che senza tali chiusure il risultato sarebbe stato di gran lunga superiore. Durante i tre mesi di esposizione il pubblico italiano ha avuto modo di osservare diciassette dipinti di Cézanne, Gauguin, Monet, Matisse, Renoir, Picasso, Rousseau e Van Gogh appartenenti alle collezioni dei russi Sergei Scukin e Ivan Morozov, due commercianti di tessuti appassionati d'arte che negli anni acquistarono le opere nelle migliori gallerie parigine di quadri.

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