Raggiunto il lago Vostok

Lago Vostok (Foto: Ria Novosti)

Lago Vostok (Foto: Ria Novosti)

Dopo trent’anni di trivellazioni i russi sono arrivati al bacino d’acqua subglaciale dell’Antartico profondo quasi 4 chilometri. Una conquista che potrebbe rivelare organismi sconosciuti e scoperte sensazionali

I russi hanno raggiunto il lago Vostok. Dopo trent’anni di scavi e trivellazioni, un gruppo di scienziati è finalmente riuscito a raggiungere il più grande bacino di acqua subglaciale dell’Antartico, situato a quattro chilometri di profondità.

La notizia è stata resa nota il 6 febbraio 2012 dall’agenzia di stampa Ria Novosti, che ha sottolineato la straordinarietà dell’evento.

Nel lago Vostok si trova infatti un ecosistema particolare, isolato dall’atmosfera da milioni di anni. Lo studio delle carote di ghiaccio potrebbe infatti portare a scoperte interessantissime non solo da un punto di vista scientifico, ma anche per capire l’evoluzione del cambiamento climatico.

Il lago è lungo 250 chilometri e largo 50, e si estende su una superficie di circa 15.500 chilometri quadri, e secondo gli esperti potrebbe nascondere organismi ad oggi sconosciuti. 

Le trivellazioni si erano interrotte nel 1998 a 3.580 chilometri di profondità per attendere l’arrivo di tecnologie più sicure per portare a termine l’esperimento.

“Si tratta di una conquista di importanza mondiale – ha dichiarato il direttore dell’Istituto dell’Accademia delle scienze e di geografia Vladimir Kotjalkov -. È stata un’operazione molto complicata, il cui successo è dipeso da diverse condizioni, ma che ora apre le porte a scoperte nuove e sensazionali”.

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