Missione brioche

Foto: Photoxpress

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Mosca vista dal basso di un'italiana. I post
Credit: Niyaz Karim

5 dicembre 2011

Ricordate quella curiosa lista delle cose da fare, e quelle da non fare, per uscire indenni dalla vita caotica di Mosca?

Ebbene, la mia lista si allunga a vista d’occhio. L’ultima aggiunta è stata inserita pochi giorni fa, dopo una succulenta (e costosissima) colazione al Coffee House, una delle catene più popolari di Mosca.

Quel giorno infatti la nostalgia di casa si è manifestata con un’incontenibile voglia di cappuccino e brioche alle nove di mattina. Così, per placare la fame e iniziare la giornata con un po’ di dolcezza, mi sono infilata in uno di questi bar che hanno la parvenza di essere stati fatti con lo stampino, dove sedie, cassa e tavolini risultano disposti nello stesso identico modo in qualsiasi angolo della città.

Mi siedo e mi metto a leggere un libro, aspettando che il cameriere venga a prendere l’ordinazione, visto che a Mosca non si usa ordinare direttamente al bancone.

Dopo svariati minuti si avvicina un tipo piccoletto, butterato e dalla faccia simpatica. Segna il mio ordine con cura, appuntando con precisione il cappuccino di misura standard, e non il tazzone da litro che spesso si ordina qui, e la brioche con la crema. Possibilmente morbida.

Mi rimetto a leggere finché aspetto di essere servita.

Per fortuna ho portato un libro interessante, mi dico, visto che durante l’attesa riesco a leggere quasi quaranta pagine. Quaranta! Ciò significa più di mezz'ora per avere un cappuccino. Eppure il locale non è pieno, penso, e dietro al bancone non mi sembrano terribilmente indaffarati. Ma non importa, fuori c’è il sole e sono di buonumore.

Finalmente mi godo la colazione e ripasso mentalmente gli impegni della giornata, dopo aver chiesto il conto. Ma anche qui l’attesa si rivela infinita. Aspetto, leggo, vado in bagno. Mi risiedo e mi rimetto a leggere finché non squilla il telefono. Faccio in tempo a fare una lunga chiacchierata con un’amica e il mio conto non è ancora arrivato, come se quella di servire i clienti fosse un’attività secondaria.

Che sia meglio aggiungere una nuova nota alla mia lista? Potrebbe suonare un po’ così: al momento di ordinare, chiedere immediatamente al cameriere cappuccino (standard), brioche (morbida, anche se mi ridono dietro) e il conto. Possibilmente entro sera.

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