Mosca, scoppio in ristorante italiano

Foto: Ria Novosti

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Sarebbero due le vittime e oltre 40 i feriti dell'esplosione avvenuta all'ora di pranzo alla periferia Sud-Ovest della capitale, all'interno de "Il pittore"

Un'esplosione all'ora di pranzo all'interno di un ristorante italiano a Mosca: due le vittime, 41 i feriti, fra i quali tre bambini. Erano le 14.15, ora locale, del 9 gennaio 2012, quando uno scoppio ha devastato "Il pittore" (e non l'Elvidora, come era stato detto in un primo momento) nei pressi della stazione della metropolitana Profsoyuznaya, a Sud-Ovest della capitale russa. 

Le prime agenzie di stampa parlano di un incidente: all'interno della cucina del locale sarebbero esplose alcune bombole di gas, mentre Ria Novosti riferisce di una fuga di gas. Come riporta Itar-Tass, dopo lo scoppio in cucina ci sarebbero stati dei crolli, sia di alcune mura sia del tetto dell'edificio, e sarebbe divampato un incendio che si è esteso per 300 metri quadrati. Le fiamme sono state domate in un paio d'ore. Il boato avrebbe mandato in frantumi i vetri del locale. Al momento si esclude l'attentato.

Il locale, su due piani con mansarda, aperto da dieci anni, si trova all'angolo tra via Nakhimovski e via Novocheremushkinskaya. Quanto alle due vittime accertate, Itar-Tass le identifica come due donne, dipendenti moscovite del ristorante, rimaste uccise dal crollo di un muro del primo piano. Almeno una quarantina i feriti, tra cui tre bambini che sono stati ricoverati con ustioni di primo e secondo grado al viso e alle mani. Quindici persone sono state medicate sul posto. Tre persone si trovano in ospedale in gravi condizioni.

All'interno del ristorante, al momento dello scoppio, si trovavano almeno 100 persone. I soccorritori scavano tra le macerie alla ricerca di eventuali dispersi. Le autorità italiane stanno verificando che non siano rimasti coinvolti nell'incidente connazionali.

Secondo l'agenzia Interfax il Dipartimento investigativo di Mosca ha deciso di aprire un'indagine penale sull'esplosione. Le ipotesi di reato sarebbero quelle di omicidio colposo per negligenza e la inottemperanza dei requisiti di sicurezza sul lavoro. Nel gennaio 2011, a seguito di alcuni controlli, sarebbero infatti state riscontrate alcune irregolarità nell'impianto di sicurezza. 

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