Foto: Ria Novosti
La neve è arrivata puntuale. Gli skilift e tutte
le attrezzature sono d'importazione, nuove di zecca. A otto anni dalla sua
creazione da parte della Interros, società di proprietà del miliardario russo
Vladimir Potanin, la stazione Rosa Khutor apre le porte agli amanti della neve.
Da grande appassionato di sci, Vladimir Potanin non ha esitato a sborsare 1,7 miliardi di dollari per una stazione sciistica che, stando alle sue parole, "non solo sarà la più importante della Russia, ma farà concorrenza alle principali piste europee". Per quanto riguarda i servizi, Interros ha deciso di affidarsi alla società francese Compagnie des Alpes, "per ottenere un comprensorio sciistico incorniciato da uno splendido paesaggio montano". "Rosa Khutor ha comprato da noi la capacità di realizzare in tre anni una stazione sciistica di altissimo livello, livello che le stazioni francesi hanno impiegato 50 anni a raggiungere": è il commento di Danièle Clergeot, direttore generale aggiunto della Compagnie des Alpes.
Il sito offre una serie equilibrata di piste, da quelle adatte ai principianti alle nere estremamente ripide e tecniche. È proprio a Rosa Khutor che si svolgerà la prova principale dei Giochi Olimpici invernali di Sochi 2014: la discesa libera (femminile e maschile). Alcuni tratti della pista nera preposta alla gara sono già stati aperti al pubblico di un certo livello. La pista in alcuni tratti raggiunge un'inclinazione di 45°, dei veri e propri "muri", come si dice in gergo sciistico.
La cima più alta della stazione tocca i 2.310 metri, un'altitudine comunque modesta rispetto alle stazioni alpine. Ma il "Picco Rosa" (nome della cima) offre una splendida vista panoramica a 360° su una zona del Caucaso ancora piuttosto selvaggia, in particolare verso Sud, prima del confine con l'Abkasia. Secondo Jean-Marc Farini, direttore generale del comprensorio sciistico, il vero punto forte di Rosa Khutor è però "la qualità della neve", come ci spiega con tanto di sci ai piedi. "Qualità eccezionale, grazie alla coincidenza di due fattori: in primo luogo tutte le piste sono sul versante in ombra e la neve, non essendo direttamente esposta al sole, si mantiene fresca più a lungo; un secondo fattore determinante è l'umidità proveniente dal Mar Nero", ci spiega il responsabile della Compagnie des Alpes, stabilitosi qui da dieci mesi.
Il gruppo francese può contare su un contratto di 25 anni con Rosa Khutor, in cui vede un'ottima testa di ponte per inserirsi nel mercato russo. "A partire dalle Olimpiadi del 2014 potremo iniziare ad espanderci", spiega Danièle Clergeot.
Ma come risponderà la clientela russa? Per il Capodanno gli alberghi erano stracolmi, come riferisce un portavoce del comitato olimpico. "La stazione francese che si avvicina di più è senza dubbio La Plagne", ci racconta Arkadij, un uomo d'affari russo appassionato di piste alpine, mentre infila lo snowboard. "Per quest'inverno andrò ancora a sciare in Francia, perché Rosa Khutor è aperta al pubblico solo per metà. E poi le gare monopolizzeranno le piste nelle prossime tre stagioni. Ma dal 2015 è possibile che cominci a frequentare queste piste più di quelle alpine".
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