Aids, corsa contro il tempo

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Aumentano in Russia i sieropositivi, in controtendenza rispetto a Europa e Usa, e il governo federale destina quasi 300 milioni di euro per la prevenzione

Virus Hiv, è allarme in Russia. Quasi 50mila casi di nuove infezioni sono stati registrati da gennaio a ottobre 2011, circa il 10 per cento in più rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Colpita la fascia maschile con età compresa tra i 25 – 35 anni ma in alcune regioni le donne rappresentano il 40 per cento dei nuovi contagi. Dati emersi in occasione dell’ultima Giornata mondiale contro l’Aids che certificano il rischio di un’epidemia, dovuta soprattutto all’abuso di droghe.

Fino al 1° novembre 2011 in Russia si contavano poco meno di 640 mila sieropositivi, inclusi oltre 100mila deceduti. Il numero complessivo supera abbondantemente il milione, circa l’1,5 per cento della popolazione adulta, riferisce l’Unlaids. In controtendenza rispetto al regresso della patologia negli Stati Uniti e nell’Europa Occidentale. Per il responsabile del Centro federale per la prevenzione e il trattamento dell'Aids, Vadim Pokrovsky, i nuovi ammalati potrebbero superare quota sessantamila entro la fine del 2011. Le stime della World Bank ipotizzano entro il 2020 che 21mila russi potrebbero morire ogni mese a causa dell’Hiv/Aids per un totale di 5,4 milioni di ammalati, mentre previsioni pessimistiche innalzano la cifra sino a 14 milioni di casi, il 10 per cento della popolazione.

Il più alto tasso di infezioni si è verificato nella regione di Irkutsk, Siberia orientale, dove l’1,3 per cento della popolazione convive con il virus. E la situazione appare grave anche nella regione di Samara, di Leningrado e nel distretto autonomo di Khanty-Mansi. Le categorie più a rischio nel Paese sono ancora i tossicodipendenti anche se la malattia si sta diffondendo anche fra gli eterosessuali. Pokrovsky ha infine criticato il governo russo per non aver riconosciuto il pericolo che l'Aids pone alla società russa, nonostante Mosca continui a destinare notevoli risorse per cura e prevenzione della malattia.

Tra le strutture per il trattamento degli ammalati c’è il Federal Aids Center, responsabile per le linee guida federali su sperimentazione e consulenza, trattamento, sorveglianza e monitoraggio di laboratorio sulla malattia; sette centri interregionali, 88 centri regionali, un numero crescente di centri comunali. All’interno del programma federale per la “Prevenzione e lotta contro le patologie socialmente rilevanti 2007 – 2011” la Federazione ha adottato un protocollo da nove miliardi di rubli (291 milioni d’euro).

Così, tra gli obiettivi a breve-medio termine la diminuzione delle infezioni, l’ampliamento della copertura di sorveglianza per i positivi Hiv, il controllo delle donne in gravidanza e una maggiore produzione di farmaci nazionali utilizzati per la terapia antiretrovirale. Ed è in corso inoltre una forte cooperazione delle Ong russe con quelle dell’Eurasia per accrescere nella popolazione la consapevolezza dei rischi della patologia.

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