I manifestanti esprimono la loro indignazione contro i brogli delle parlamentari del 4 dicembre 2011 (Fonte: Russia beyond the Headlines/ Tatyana Shramchenko)
La manifestazione del 24 dicembre 2011 in corso Sakharov nel cuore di Mosca ha dimostrato che il numero di russi che vogliono partecipare attivamente alla vita sociale è in continua crescita. E soprattutto che il malcontento causato dai comportamenti delle autorità è in aumento.
Alla vigilia del tanto contestato meeting, i social network e i blog del Paese sono stati inondati da commenti relativi all’evento. Oltre 60mila utenti Internet si sono dichiarati interessati a partecipare alla manifestazione, per reclamare la necessità di “elezioni regolari”.
Difficile fare una stima delle persone scese in piazza. I dati officiali parlano di 29mila presenze, mentre gli organizzatori dicono che hanno invaso la strada 120mila cittadini, arrivati per ascoltare l’ex ministro delle Finanze russo Aleksei Kudrin, l’oligarca in corsa per le presidenziali del 4 marzo 2012 Mikhail Prokhorov, l’esponente dell’opposizione Boris Nemtsov, il blogger attivo nella lotta alla corruzione Aleksei Navalny e la conduttrice televisiva Ksenia Sobchak.
Alcuni osservatori sostengono che il luogo che ha ospitato la protesta non poteva fisicamente contenere 120mila persone. Ma il blogger Aleksei Morozov, che ha partecipato al meeting, ha detto che si tratta di cifre verosimili.
Ovviamente è impossibile conoscere il numero reale dei partecipanti. Ciò che è chiaro è che la protesta ha attirato molta più gente rispetto alla manifestazione del 10 dicembre 2011 in piazza Bolotnaja a Mosca. Nonostante il gran numero di gente scesa in strada, il corteo è stato pacifico, e non ci sono stati arresti. Secondo alcuni partecipanti la giornata è proseguita in maniera pacifica perché hanno sfilato soprattutto giornalisti, professori, studenti, musicisti e uomini d’affari. Altri attribuiscono la mancanza di violenza al fatto che l’area in cui si è svolta la protesta era di gran lunga sovraffollata, ed era veramente difficile inserirsi nella folla.
“In tutta la mia vita non avevo mai visto così tanta gente in strada”, ha detto Yulia Barsukova, una studentessa dell’Università di Princeton (New Jersey, Usa), a Mosca per una vacanza invernale. “Se fossi stata in Russia avrei partecipato anche alla manifestazione in piazza Bolotnaja, ma ero in America – ha affermato -. Non sono nemmeno riuscita a prendere parte agli incontri che ci sono stati in alcune città degli Stati Uniti, a Boston e a New York – ha aggiunto -. Come cittadina russa, avrei veramente voluto sostenere il voto regolare per il mio Paese. E quando ho sentito di questa nuova protesta, ho colto l’occasione per partecipare”. E a proposito della protesta, Yulia ha dichiarato che “è veramente orgogliosa di vedere così tanta gente istruita e intelligente esprimere il proprio dissenso. Alcuni nazionalisti hanno cercato di provocare la folla, ma non ce l’hanno fatta e i loro slogan si sono persi in mezzo al marasma”.
Le proteste in corso Sakharov hanno dimostrato che sono sempre più numerosi i russi intenzionati a esprimere il proprio disappunto nei confronti delle autorità e dei risultati del voto parlamentare.
“Il fatto che al meeting fossero presenti Aleksei Kudrin, Mikhail Prokhorov e Ksenia Sobchak non ha importanza – ha detto il blogger politico Morozov -. Significa che l’indignazione pubblica è arrivata al limite e si è sviluppata in qualcosa di più. Non importa quale sia la visione politica della gente. Ciò che conta è che sono tutti uniti contro l’atteggiamento negativo di Putin che vuole ripresentarsi alle presidenziali per la terza volta. Ormai i russi vedono la corsa di Putin come una cosa inaccettabile. Credo sia un'opinione normale, dopotutto”.
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