Le spedizioni fotografiche di Vedernikov

All’inaugurazione a Roma della personale del reporter russo, “Alla ricerca dell'anima russa”. Un invito al viaggio verso i territori incontaminati della Federazione. Per coglierne l'autenticità e la bellezza


Foto: Alexander Vedernikov

L'anima russa è fatta di paesaggi lunari e di luoghi incontaminati. Di volti segnati dalla vita nelle metropoli e di sguardi spenti dall'eccesso di storia. Di giochi improvvisati su laghi ghiacciati e di colori che sembrano non appartenere alla realtà. L'uomo e il territorio. Sovrapposti, separati, reciprocamente silenziosi. E di questo rapporto, le fotografie di Alexander Vedernikov sono quasi la cartina: una guida per immagini attraverso cui partire “Alla ricerca dell'anima russa”, appunto. Si intitola così la personale di Vedernikov esposta al “Centro Russo di Scienza e di Cultura” di Roma. Un'iniziativa di Russia Oggi nell'ambito dell'Anno 2011, in mostra fino al 30 dicembre 2011.

Frammenti di vita quotidiana, territori colti quasi nella loro inaccessibile purezza e alterità. E su tutto gli occhi, gli sguardi degli abitanti della Federazione, al centro di tante delle quarantotto opere esposte. La suggestione è a portata di mano: bastano pochi secondi per essere trasportati all'interno di piccole storie personali relegate ai margini dei grandi mutamenti che hanno interessato la Russia negli ultimi 20 anni. Poi la ricerca delle peculiarità di ognuna delle regioni che formano la Federazione: il Caucaso, la Siberia, il lago Bajkal, la Russia Centrale, i monti Sajani. Culture e tradizioni diverse, che sembrano legate insieme da un intreccio esclusivamente geografico. E che invece le fotografie di Vedernikov restituiscono in una dimensione storica comune.

Il presidente Romano Prodi ammira gli scatti di Vedernikov nelle sale del Centro russo di Scienza e Cultura a Roma, il giorno prima dell'inaugurazione ufficiale

“Non è facile presentare la Russia agli stranieri”, ha detto Vedernikov. E ancora: “Spesso si conoscono solamente alcuni aspetti di un luogo. Io voglio invece mostrare la Russia più autentica, quella più vera”. E la storia personale del fotografo sembra rivelare questa ricerca. Dottore in scienze tecniche, Vedernikov entra a far parte dell'Unione dei Fotografi Russi nel 2010. Da allora partecipa a numerose “spedizioni fotografiche” sia in patria che all'estero. Per la mostra di Roma il filo conduttore è il territorio rigido e austero della Siberia, madre silenziosa di emozioni ultime e definitive.

Per i curatori della mostra, “le opere di Vedernikov mettono in luce le grandi incognite della nostra nazione, le sue contraddizioni, la semplicità della gente e la vastità della Federazione, i gioielli dell'architettura”. Un invito al viaggio. Verso le problematiche densità della storia recente della Russia.



Quasi un centinaio di persone ha presenziato alla vernice della mostra allestita nelle sale del Centro russo di Scienza e Cultura di piazza Cairoli a Roma la sera del 15 dicembre 2011. E tra chi ha già avuto la fortuna di ammirare l’anima russa di Vedernikov c’era anche Romano Prodi, ex presidente del Consiglio e attuale presidente della Fondazione per la Collaborazione tra i popoli, in visita il giorno prima al Centro russo.

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