Un giro in taxi a Mosca è un'avventura a parte. Dal 1° settembre 2011 le auto abusive sono bandite dalle strade; la legge stabilisce, infatti, che i tassisti privati devono essere in possesso di un permesso e che il mezzo deve essere dotato di un tassametro, di una luce arancione sul tetto e di strisce a scacchiera dipinte sulla fiancata. Le vetture dovranno, inoltre, essere sottoposte a un controllo ogni sei mesi e ogni regione avrà il diritto di richiedere che tutti i taxi siano verniciati con lo stesso colore.
Inoltre, il conducente dovrà avere un’esperienza di guida di almeno cinque anni e dovrà
compilare una ricevuta o un modulo per ciascuna corsa. Con la nuova legge, infine, i taxi sono controllati dagli ispettori della polizia
stradale (Gibdd) e da Rostransnadzor, l’Agenzia federale russa dei Trasporti.
Che cercheranno di prendere un taxi irregolare fingendosi dei passeggeri e
filmando l’operazione.
Ma davvero le cose sono cambiate a Mosca? Prima dell'entrata in vigore della legge, si contavano più di 40.000 tassisti irregolari nella sola capitale russa, secondo
la Mosca Transport Union, l’Associazione delle aziende dei trasporti moscoviti. Secondo
le stime, i taxi irregolari guadagnano più di un miliardo di rubli esenti da
imposte sul reddito ogni anno. Al contrario, ci sono solo circa 9.000 taxi
ufficiali all'ombra del Cremlino.
Non sorprende che a Mosca le compagnie di taxi ufficiali sostengano la legge.
“L’anarchia causata dai taxi privati gestiti da persone senza alcuna esperienza
di guida e conoscenza della lingua russa o della città finalmente termina”, affermava Felix Margarian, direttore generale della New Transportation
Company, che opera sotto il marchio del taxi di colore giallo. “Gli irregolari
che hanno occupato le vie d’accesso agli aeroporti, le stazioni ferroviarie e le
aree di parcheggio vicino ai complessi commerciali dovranno gradualmente
legalizzare la propria attività oppure uscire dal mercato. Sono sicuro che non
ci sarà alcun deficit”.
Ma i critici della legge sostengono che ignora gli interessi dei singoli
imprenditori. “L’elenco dei requisiti e dei documenti da presentare da parte dei
tassisti è ancora da approvare. Mettere delle pedine sulla fiancata dell’auto e
una luce non costa molto. Ma un tassametro è una storia diversa. Alcuni dicono
che il dispositivo può essere acquistato per 1.500 rubli, altri che si può
semplicemente installare un programma sul navigatore. Se fossero, inoltre, introdotte
delle restrizioni sul colore, migliaia di tassisti dovrebbero ridipingere le
loro auto. Un’operazione costosa”, afferma Yaroslav Scherbinin, presidente
dell’Unione russa dei tassisti.
Secondo i tassisti privati, il problema principale con la nuova legge è che le
licenze verranno rilasciate solo a coloro che sono proprietari dell’auto. I
conducenti che invece utilizzano le vetture con una procura non saranno
autorizzati. Inoltre, non è ancora chiaro cosa comporteranno il check-up medico per i
conducenti e le ispezioni di sicurezza dei veicoli, né dove questi test avranno
luogo e chi li gestirà. Quasi tutti i conducenti di taxi irregolari parlano dell'inefficacia della nuova legge.
Alexei Krikunov, che ha 20 anni di esperienza come tassista abusivo e non ha
intenzione di mettersi in regola, dice che è impossibile cogliere sul fatto un
taxi irregolare. “Mi capita spesso di trasportare passeggeri che fanno il mio stesso percorso”,
sostiene Krikunov. “Così se un vigile mi ferma posso sempre dire che sto
accompagnando un parente”. Una tattica che probabilmente funzionerebbe per Darya González. “Io prendo il taxi per andare da casa mia all’ufficio. Ci sono sempre un paio
di auto parcheggiate nello stesso posto. Conosco bene i conducenti”, dice.
Anche i passeggeri che usufruiscono raramente dei taxi non credono che una
maggiore regolamentazione riduce le tariffe illegali. “Metà delle auto che si fermano per far salire passeggeri illegali ora sono
taxi ufficiali”, dichiara Anton Makhrov. “Il conducente lavora per questa o
quella società che prende ordini dal call center, ma è ancora tentato di guadagnare
qualcosa di più dei 300 rubli prendendo a bordo un passeggero senza documenti. Chi mai cambia questa
situazione?”.
Tuttavia, Stanislav Krivosheyev, leader del movimento dei tassisti di tutta la Russia e redattore capo del portale Taxist News, ha deciso di regolarizzare la propria posizione. “Per ottenere una licenza a Mosca ci vogliono meno di 20 minuti, l’auto non è stata ispezionata, ho semplicemente mostrato i documenti”, dice. “Ho scelto un tassametro, un software certificato e l’ho installato sul navigatore. Per espletare tutte le procedure ho impiegato un mese e mezzo e mi è costato 10.000 rubli. L’ho fatto totalmente di mia spontanea volontà. Ma credo che la maggior parte dei tassisti troverà più facile continuare a lavorare illegalmente”.
Questo scenario è particolarmente probabile per i conducenti di taxi abusivi che
sono immigrati clandestini. “Questi ragazzi sono già irregolari, le loro auto di solito non possiedono un
certificato tecnico, i conducenti sono immigrati clandestini, quindi è assurdo
pensare che qualcuno possa avere paura di diventare ancora più abusivo di
quanto lui o lei non siano già”, affermaMakhrov. “L’imposizione di regole uguali
per ogni attore sul mercato è sempre una buona cosa perché rende il mercato più
trasparente. Ma non cambia nulla nel modo in cui i clandestini conducono il
proprio business”.
La legge potrebbe avere l’effetto collaterale di migliorare l’immagine di Mosca
come meta d’affari e di turismo. Per alcuni stranieri la mancanza di taxi
ufficiali nella capitale russa costituisce un problema. Gli uomini d’affari
abituati a New York o a Londra si aspettano che il centro di Mosca sia pieno di
taxi ufficiali e facilmente identificabili. I turisti, molti dei quali non
parlano e non leggono il russo, si sentono intimiditi dalla metropolitana e
sono spesso limitati nella possibilità di fare i turisti per la mancanza di opzioni di trasporto.
Ma per alcuni stranieri prendere i taxi abusivi è un’avventura. Tamara Smith,
un’americana che ha vissuto a Mosca per sette anni, ha detto di aver cominciato
a usare i taxi irregolari per necessità, nonostante la sua diffidenza iniziale.
Nel complesso, ha apprezzato l’esperienza. “Abbiamo incontrato molte persone interessanti che prendono a bordo dei passeggeri
per sbarcare il lunario, chirurghi, scienziati, e perfino il coreografo del
trapezio del Circo di Mosca! Andare in auto con loro è stato un ottimo modo per
capire cosa le persone del posto pensano degli eventi attuali”, racconta. E sulla riforma: “Conoscere il russo è un must assoluto se si
deve utilizzare un taxi abusivo - così un sistema più simile a quello di New
York o di Londra sarebbe molto più allettante e più sicuro”.
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