Fonte: 28-300.ru
Dopo una pausa di due anni, le gru sul grattacielo di 47 piani della Dom na Mosfilmovskoi sono tornate al lavoro. L’imponente edificio di vetro e acciaio è già un punto di riferimento della città, ma gli ultimi cinque piani sono rimasti troppo esposti da quando gli investitori hanno esaurito i finanziamenti sospendendo i lavori nel 2008. Durante l’estate 2011, però, l’economia in Russia ha vissuto un nuovo slancio e le costruzioni sono riprese.
Come nella maggior parte dei Paesi occidentali, anche nella Federazione il settore immobiliare era in forte espansione prima della recessione internazionale. I prezzi aumentavano e gli agenti immobiliari investivano miliardi di euro. “La crisi è arrivata nel momento peggiore per il mercato immobiliare russo”, ha commentato Darrell Stanaford, amministratore delegato della Cb Richard Ellis Russia. “Nella primavera del 2008, oltre un milione di metri quadrati adibiti a nuovi uffici sono arrivati sul mercato: è stata la più grande acquisizione mai realizzata in città. Così i prezzi sono collassati”.
Oggi a Mosca il surplus di spazio per gli uffici si sta assorbendo. La mancanza di offerta ha già alzato i prezzi. I costi d’affitto per immobili di prima qualità hanno superato i massimi raggiunti prima della bolla finanziaria.
Stessa storia nel mercato abitativo. Dopo due anni di stagnazione, il settore si sta ora velocemente riprendendo. Il volume delle compravendite delle nuove costruzioni ha subito un’inaspettata accelerazione a luglio, aumentando del 17,6 per cento su base annuale, secondo i dati riportati dagli analisti di Alfa Bank. Intanto le banche segnalano un aumento dei mutui. “Abbiamo rilevato una crescita nelle vendite a fine estate”, ha affermato Pavel Kocheryozhkin, vice direttore generale di Yit Moskovia.
L’Agenzia statale dei finanziamenti (Aizhk) stima che il numero di mutui e prestiti per l’acquisto di immobili passerà entro il 2015 dall’attuale quota 300mila euro fino a 741mila, per arrivare a 868mila entro il 2020. Gli investimenti nel mercato immobiliare hanno quasi recuperato tutto il terreno perduto e, secondo gli esperti di Renaissance Capital, quest’anno aumenteranno del 30 per cento.
Si sta formando un’altra bolla? La grande differenza tra Russia e Stati Uniti sta nel fatto che nel primo caso permane un deficit di case. “Per soddisfare la domanda esistente, le dimensioni di Mosca dovrebbero essere raddoppiate”, è l’opinione di Roland Nash, analista di Verno Capital. Ad agosto 2011 il sindaco della capitale Sobyanin ha annunciato che saranno prese misure in questa direzione. L’amministrazione cittadina sta lavorando a un piano di sviluppo, che prevede lo spostamento del polo amministrativo al di fuori del centro per offrire nuovi spazi abitativi.
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