Trifonov, mani d’oro del pianoforte

Danil Trifonov (Foto: Itar-Tass)

Danil Trifonov (Foto: Itar-Tass)

Originario di Nizhny Novgorod, a soli vent’anni è considerato uno dei migliori musicisti del momento. Grazie al suo talento si è esibito su molti palcoscenici internazionali, arrivando terzo al Concorso Pianistico di Varsavia

Danil Trifonov, pianista di vent’anni originario di Nizhny Novgorod, è ancora nuovo al ritmo frenetico e logorante della vita del musicista conteso tra numerosi appuntamenti di livello internazionale.

Recentemente, durante un’esibizione a Guildford, in Inghilterra, quando la sala è rimasta improvvisamente al buio, lui ha continuato a suonare, limitandosi a sorridere. Un’impresa che chiunque conosca il Concerto per Pianoforte N. 1 di Tchaikovsky riterrebbe impossibile. In seguito, commentando con ironia l’accaduto, ha affermato: “Per un interprete, suonare al buio è un’esperienza fantastica”.

Alla vigilia del suo debutto alla Carnegie Hall a New York, avvenuto nell’ottobre 2011, Trifonov si trovava dietro le quinte, intento a sgranocchiare delle noccioline. “Non sempre riesco a trovare il tempo per mangiare, ma mi sforzo di riuscirci”, ha affermato a proposito di quel pasto improvvisato.

Malgrado il suo aspetto da adolescente, l’incarnato pallido e la costituzione esile, il giovane Trifonov si sta affermando come stella di grande talento, un ragazzo dai modi semplici che si dedica alla musica con un impegno che sfiora il fanatismo. Mentre parliamo, mi rendo conto che l’improvvisa fama non lo ha quasi toccato, e che la musica è ancora l’unica cosa che davvero lo interessa. Il resto, i continui viaggi, le numerose esibizioni e le folle di ammiratori adulanti, sembra non esistere.

Da quando è arrivato terzo al XVI Concorso Pianistico Internazionale Chopin di Varsavia, nel 2010, Trifonov ha una vita frenetica. Continua a partecipare a numerosi concerti in tutto il mondo, e lo scorso maggio la sua vittoria al Concorso Internazionale di Piano “Arthur Rubinstein” di Tel-Aviv ha scatenato due intense settimane di concerti, a conclusione delle quali è rientrato subito a Mosca per partecipare al Concorso internazionale intitolato a Tchaikovsky, dove ha trionfato.

Il giovane pianista si è distinto per la scelta del brano da proporre nella fase finale del concorso. Mentre tre dei cinque finalisti hanno optato per il Concerto per Piano N. 3 di Rachmaninoff, Trifonov ha presentato il Concerto per Piano N. 1 di Chopin. Certo anche lui, come ogni ragazzo ambizioso, aveva considerato la possibilità di proporre il tenebroso e scintillante Rachmaninov 3. “Desiderava mettersi alla prova”, ha spiegato Sergei Babayan, suo maestro presso il Cleveland Institute of Music. Inoltre, nessuno aveva mai trionfato al concorso Tchaicovsky con Chopin. Babayan però lo ha dissuaso: “Dimostra che puoi vincere con Chopin. E se nessuno ci è mai riuscito, sii tu il primo”. E così è stato.

In seguito a quella vittoria, Trifonov è stato sommerso da offerte, ma ha accettato di esibirsi solo in ottantacinque dei centocinquanta concerti che gli sono stati proposti per i dodici mesi successivi. “Alla mia età - ha detto -, suonare in centocinquanta concerti sarebbe un gesto suicida”. Benché il tempo a sua disposizione sia limitato, il giovane pianista trascorre di norma al piano tra le cinque e le sette ore al giorno.

Nato a Nizhny Novgorod, Trifonov si è trasferito a Mosca a nove anni per studiare con Tatiana Zelikman (che annovera tra i suoi studenti anche Konstantin Lifschitz), presso la Scuola Speciale di Musica Gnessin. Qui è rimasto sino all’età di diciotto anni, quando si è trasferito negli Stati Uniti con una borsa di studio della Fondazione Guzik. Zelikman lo raccomandò a Babayan, con il quale Trifonov tra un concerto e l’altro continua a suonare ogni volta che gli è possibile.

Possiede indubbiamente un talento enorme, e riesce a distinguersi dagli altri pianisti di enorme talento che si affacciano a decine al mondo della musica. Perché?

“Danil dispone di una tavolozza emotiva molto sofisticata. Ha un cuore aperto, puro, appassionato, un intelletto musicale acuto e un’assoluta facilità di esecuzione. Eppure non è questo ciò che lo rende davvero speciale”, dichiara Babayan. “La caratteristica saliente infatti è il suo palese amore per la musica”.

In un modo in cui tanti artisti competono per conquistare l’attenzione del pubblico e si propongono con insistenza nel tentativo di colpire con la loro bravura e il loro carisma, l’approccio sommesso di Trifonov risulta disarmante. Per lui la musica non è una tela vuota sulla quale imporre la propria personalità, bensì un tesoro a cui dare corpo. Il suo stile è privo di ego. È trasparente, non corrotto dalla volontà di consegnare al pubblico una parte di sé. Egli si considera infatti un veicolo per la musica che suona. E in quanto tale, è considerato da molti perfetto.

Sito ufficiale: www.daniiltrifonov.com

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