Di mostre sugli
artisti dell’avanguardia russa ne sono state fatte tante in Italia, eppure
quella che si aprirà l`11 novembre 2011 a Palazzo Leone Montanari di Vicenza, presenta
una grande novità: saranno esposte per la prima volta in Italia, ben 85 opere
dell’avanguardia russa provenienti dai Musei regionali di Ivanovo, Kostroma,
Jaroslavl’ e Tula.
Fino al 26 febbraio 2012, una mostra senza precedenti, quindi, promossa da Intesa Sanpaolo, dal Centro di Alti Studi sulla Cultura e le Arti della Russia (Csar) dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, dalla Foundation for Interregional Projects di Mosca e dall’Art Museum di Ivanovo, e organizzata nell’ambito dell’Anno di interscambi culturali tra Italia e Russia.
La mostra a Palazzo Leone Montanari oltre ad aprire le porte ad opere mai giunte in Italia prima di ora, vuole far conoscere al grande pubblico i lavori di artisti dell’Avanguardia ancora poco noti in Italia: oltre al doveroso tributo a maestri del calibro di Malevic, Rodchenko e Kandinskij, spazio anche a Ol’ga Rozanova, Aleksandra Ekster e Pavel Filonov.
Proprio il fatto di non soffermarsi solo sugli esponenti di spicco del movimento rende la mostra ancora più particolare e fornisce nuove chiavi di lettura di quel fenomeno variegato che fu l’Avanguardia russa: non solo le utopie di alcuni artisti o le opere “rifiutate” e proibite dal potere sovietico, ma anche l’essenziale rapporto con l’arte popolare e la pittura di icone.
L’icona è all’origine dell’espressività russa, e ciò vale anche per gli artisti dell’Avanguardia che, pur nella loro pluralità espressiva, hanno costruito un rapporto innegabile con la tradizione, visibile sia a livello formale, si veda, ad esempio, la cosiddetta prospettiva rovesciata, che spirituale. Gli avanguardisti russi hanno tentato, sì, di costruire, un nuovo modello di società e di mondo, ma basandosi su radici lontane delle quali l’icone ne era la matrice.
Queste radici appaiono ancora più evidenti nella struttura della mostra di Vicenza, che propone una specie di comparazione semantica e visuale tra le opere dell’Avanguardia russa e le icone in esposizione permanente di Intesa Sanpaolo presenti a Palazzo Montanari.
L’esposizione, inoltre, intende mettere in luce le due tendenze principali della ricerca artistica, interna al fenomeno dell’Avanguardia: la prima, più vicina all’espressionismo e più frammentaria nelle manifestazioni, di cui sono massimi esponenti Ol’ga, Gončarova, Filonov e Kandinskij, e la seconda, prossima al cubo-costruttivismo e certamente più omogenea nei suoi esponenti di punta, quali Malevič, Tatlin, Rodčenko.
La mostra
“Avanguardia russa. Esperienza di un mondo nuovo”
Dal 11 novembre 2011 al 26 febbraio 2012
Palazzo Leone Montanari, Vicenza
Apertura al pubblico tutti i giorni dalle 10 alle 18
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