Foto: Itar-Tass/ Stanislav Krasilnikov
Oltre 360 display multimediali e installazioni luminose. E poi ancora effetti speciali, luci e colori che hanno rivestito Mosca per tre giorni di festa. Si è concluso in Piazza Rossa il primo Circle Light Festival della capitale russa, che ha ricoperto anche l’hotel Moskva con ghirlande floreali e stormi di uccelli in volo.
“Non è stata un’impresa facile trovare uno spettacolo che riuscisse a sorprendere Mosca e i moscoviti - ha dichiarato il sindaco della capitale russa Sergei Sobianin -. Ma questa festa della luce lascerà nelle loro vite una traccia luminosa, nel senso letterale del termine”.
Artisti provenienti da tutto il mondo hanno portato le loro installazioni per decorare la città, trasformandola in un’opera d’arte contemporanea. “Quest’evento assume una particolare rilevanza perché si è appena varato a Mosca un grande piano per migliorare l’illuminazione delle vie cittadine – ha aggiunto il sindaco moscovita -. Se il Festival delle Luci incontrerà il gradimento dei nostri concittadini, potrà trasformarsi in un appuntamento tradizionale, diventando col tempo uno dei biglietti da visita della nostra città”.
La passata edizione del Circle Light Festival a Berlino
Le parole del sindaco di Mosca sono state sovrastate dagli applausi che hanno soffocato inizialmente i rintocchi dell’orologio a carillon della Torre Spasskaia finché non si sono levati i primi accordi di pianoforte. Fasci di luce hanno illuminato il palco allestito davanti al Mausoleo di Lenin. Nel frattempo il cielo, ormai buio, è stato rischiarato da fasci di luce che s’intersecavano, simili a quelli delle fotografie che ritraevano le celebrazioni per la vittoria del 1945. Scintille infuocate abbagliavano i merli delle mura e delle torri del Cremlino, mentre raggi di luce rimbalzavano sulle cupole di San Basilio, trasformando il Museo Storico in un gigante di sabbia e illuminando le decorazioni geometriche del palazzo dei grandi magazzini Gum. Lo spettacolo di luci era accompagnato dalla musica del maestro Dmitri Malikov.
“Dopo aver accettato l’invito a partecipare al festival, ho lavorato per tutta l’estate, - ha confessato a Russia Oggi Dmitri Malikov - e alla fine ho composto questa suite che incarna un po’ la mia idea del tipo di musica che avrebbe dovuto risuonare sulla Piazza Rossa, dove mi sarei esibito anch’io per la prima volta. Solo poi, sulla base della mia musica, i designer della luce hanno creato il loro show di luci. La parte più complessa è stata ritagliare dei brani per i brevi video programmati per il festival. Tutta la musica che si ascoltava per la città era mia: rap, rintocchi di campane, improvvisazioni jazz, musica classica per pianoforte”.
Sotto i riflettori sono finiti i luoghi simbolo della Piazza Rossa come il Museo Storico, la chiesa di San Basilio e i grandi magazzini Gum, ma anche le mura del Cremlino con le sue torri e molti altri edifici storici. La scelta di questi luoghi non è stata casuale: tra gli organizzatori del festival figurava il designer della luce Jerry Appelt: una star nel campo delle tecnologie della comunicazione multimediale. Appelt aveva già curato la regia della cerimonia di apertura dei Giochi Olimpici di Sidney, dell’Eurovision del 2011 in Germania e di altri importantissimi eventi.
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