Foto: Dmitri Kostukov
Italia protagonista
in passerella. Dal Duomo di Milano al David di Michelangelo, dal Colosseo alla
Torre di Pisa. Un carosello dei simboli che hanno fatto grande il Belpaese,
stampati su t-shirt e tubini, riproposti nei cerchietti vistosi sui capi delle
modelle. Colori sgargianti, per lui e per lei, in un mix di accessori ironici e
vivaci.
È la nuova collezione primavera-estate 2012 di Frankie Morello, ospite italiano al Mercedes Benz Fashion Week di Mosca, la settimana della moda che accoglie ogni anno in Russia oltre trenta industrie provenienti da tutto il mondo. Per un totale di seicento appuntamenti, che hanno conquistato gli addetti ai lavori: giornalisti, rivenditori e trend setter.
Sotto i riflettori i nuovi capi di Maurizio Modica e Pierfrancesco Gigliotti (stilisti del marchio milanese), pensati per un uomo dinamico, sportivo, e per una donna glamour, il cui look si rifà al film Souvenir d’Italie degli anni Sessanta. Un omaggio al viaggio e all’Italia quindi, ai 150 anni di un Paese con l’affanno, piegato da una crisi che non risparmia il settore moda e il cui destino sembra essere legato a doppio filo ai Bric. Stando agli ultimi dati elaborati dalla Camera nazionale della moda italiana, infatti, il futuro dell’industria dell’abbigliamento dipende strettamente dalle economie dei Paesi emergenti, Russia compresa. Una situazione di dipendenza, dettata dai consumi stagnanti dei Paesi occidentali, e confermata dai dati del Fondo Monetario Internazionale, che per la Federazione prevedono una crescita del Pil che oscilla dal 4,8% nel 2011 al 4% nel 2012.
Foto: Dmitri Kostukov
Anche le
esportazioni verso l’estero nella prima metà del 2011 hanno continuato a
crescere, nonostante tutto, a tassi sostenuti (+15,9% nel tessile, +14,7%
nell’abbigliamento, +19,2% nella filiera pellame). In questo campo i Bric
giocano un ruolo di spessore, tenendo conto che oggi assorbono ben il 7% delle
esportazioni italiane, a fronte del 3% del 2000.
“Le prospettive per la moda in Russia sono enormi”, confermano gli stilisti di Leitmotiv, sulla passerella russa insieme ad altri giovani nomi della moda italiana, come Silvio Betterelli, Cristiano Burani, Mauro Gasperi e Chicca Lualdi. Seduto in prima fila, dopo il successo dell’anno scorso, anche Paolo Gerani, di Iceberg. “Bisogna puntare su un prodotto che piaccia a questo Paese, visto che si tratta di uno dei più grandi compratori del Made in Italy”, spiegano da Leitmotiv. “Il cliente russo, così come quello italiano, dimostra di essere originale e sempre alla ricerca di nuovi brand e non si stanca di rincorrere capi e accessori dotati di grande personalità. Essere un giovane stilista oggi in Italia è difficile. Però abbiamo la fortuna di lavorare in un Paese che ha sempre creato capolavori. E questa è la spinta che ci permette di andare avanti”.
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