Putin Presidente, e l’economia?

Foto: kremlin.ru

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Due pareri a confronto sullo scambio di ruolo tra Vladimir e Dmitri e sulla reazione che questa mossa produrrà sulle compagnie straniere che investono in Russia

Il ritorno di Putin scontenterà gli investitori

Julija Bushueva, direttore amministrativo di “Arbat Capital”, Vedomosti

Il ritorno di Putin provocherà l'insoddisfazione degli investitori che contavano sulla realizzazione di riforme liberali in Russia nei prossimi anni. Nel breve termine, quindi, le nostre azioni avranno un andamento peggiore rispetto a quelle di altri mercati in via di sviluppo. Tuttavia, questo darà la possibilità di comprare a basso costo i titoli delle compagnie che si occupano di materie prime a coloro che hanno sempre comprato in Russia puntando sulla crescita dei prezzi del petrolio.

Per prima cosa, bisogna notare che se questa mossa per noi russi è assolutamente chiara, molti investitori stranieri speravano invece in un secondo mandato di Medvedev alla guida del Paese. Per loro Medvedev significa modernizzazione, riforme e lotta alla corruzione. Il ritorno di Putin invece sta a segnalare che non c'è da aspettarsi grandi cambiamenti, probabilmente per i prossimi 12 anni, dato che il Presidente potrà mantenere il proprio incarico per due mandati. In pratica, per gli stranieri siamo tornati a un'epoca di stagnazione e c'è da pensare che non si sentiranno molto stimolati a investire soldi in titoli russi. Anche se, secondo le stime di Citi, gli stranieri detengono il 75% degli investimenti in titoli russi, il che di sicuro distingue negativamente la Russia da altri Paesi in via di sviluppo, come ad esempio il Brasile o la Turchia, dove gli investitori locali giocano un ruolo decisamente più significativo.

In secondo luogo, tutti si aspettavano che questo annuncio avrebbe portato chiarezza e stabilità, cosa che invece non è avvenuta. La reazione dei membri delle squadre di Putin e di Medvedev dimostra che molti di loro potrebbero perdere la propria posizione attuale in seguito alle elezioni. Il ministro delle Finanze Aleksej Kudrin, ad esempio, ha dichiarato che rifiuterà di lavorare nel nuovo governo se esso sarà capeggiato da Dmitri Medvedev. Mentre l'assistente del Presidente Arkadij Dvorkovich ha commentato le novità emerse al congresso di Russia Unita su Twitter con la frase “non ci sono motivi per essere contenti”. Queste reazioni dimostrano che la decisione del tandem di scambiarsi i ruoli è stata una sorpresa spiacevole anche per i collaboratori più stretti. Per i prossimi sei mesi, alla guida del Paese ci sarà una grande quantità di persone demotivate, che dopo le elezioni, come minimo, dovranno traslocare in altri uffici. Non è di sicuro questa la situazione migliore nel contesto della crisi economica mondiale.

Per quanto riguarda il nuovo governo, non è ancora stata fatta chiarezza su quali saranno i suoi membri, se si tratterà o meno di persone abbastanza professionali e liberali per portare il Paese fuori dalla crisi e avviarlo sulla strada delle riforme. E' poco probabile che la risposta a queste domande arrivi presto, e in condizioni di incertezza il mercato si baserà sull'eventualità peggiore.

L'unica nota positiva è che queste notizie arrivano in un momento in cui i mercati finanziari sono crollati in tutto il mondo, così come i prezzi del petrolio, e le azioni russe, per tanto, non potrebbero comunque crescere. Credo che il limite più basso per il nostro mercato, tenendo conto della componente politica, sia di 1000-1100 punti RTS. Quando il polverone si depositerà, gli investitori stranieri si ricorderanno che le azioni russe costano molto poco e cercheranno di trovare i titoli che hanno più probabilità di essere vincenti con la nuova congiuntura politica. Si tratterà prima di tutto delle azioni delle compagnie di materie prime, soprattutto quelle petrolifere, dato che Vladimir Putin ha sempre mostrato apertamente il suo sostegno a questo settore.

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Investitori contenti del ritorno di Putin 

Editoriale del Moscow Times

Se Putin dovesse essere eletto Presidente per la terza volta, la situazione non sarebbe poi così nera. Ecco alcune ragioni per le quali gli investitori stranieri dovrebbero rallegrarsi dell'annuncio fatto da Putin al Congresso di Russia Unita e delle sue osservazioni di natura economica espresse nella stessa sede il giorno precedente.

Finalmente sono finite le incertezze su chi correrà per la poltrona presidenziale alle elezioni del 2012. Anche se Putin è stato a lungo considerato come il vero capitano al timone del Paese, la mancanza di chiarezza da parte di Putin e Medvedev su chi si sarebbe candidato per le presidenziali ha sconvolto gli investitori per mesi, se non per anni. Le ripetute promesse di continuità della linea politica attuale erano in contraddizione con quelle che sembravano essere affermazioni opposte da parte di Putin e Medvedev sulle riforme nella politica interna, sulle questioni di politica estera e anche sui tempi entro i quali sarebbe stato dato l'annuncio sul candidato del partito alla presidenza. Quando sono rimasti appena 5 mesi alle elezioni, il mistero intorno alle presidenziali del 2012 stava diventando un ostacolo effettivo agli investimenti in corso e rappresentava un nodo decisamente imbarazzante, soprattutto rispetto a una democrazia sviluppata come quella degli Stati Uniti, dove i potenziali candidati dell'opposizione si stanno già muovendo per prendere il posto di Barack Obama quando manca ancora più di un anno al voto.

Stabilità. Se c'è una cosa che Putin ha dimostrato durante i suoi 11 anni di potere è di essere un leader forte che ha interesse a portare stabilità al suo Paese. Il suo modo di introdurre e mantenere nel Paese la stabilità ha alimentato la corruzione e sollevato dubbi sullo stato della democrazia e della società civile del Paese. Ma al tempo stesso il clima degli investimenti è migliorato di molto rispetto ai caotici anni '90, grazie anche all'approvazione di leggi e regole che permettono agli investitori di lavorare entro una cornice legale quantomeno comprensibile, seppure spesso violata; a un maggiore sforzo da parte delle autorità di tenere conto e di agire negli interessi di chi investe in Russia, e a una rapida crescita del tenore di vita che ha portato a un incremento della domanda dei consumatori.

Cresce così la speranza in un ulteriore miglioramento del clima finanziario. Putin aveva già suggerito lo scorso anno che lui e Medvedev avrebbero potuto scambiarsi le parti, e che lui sarebbe tornato alla presidenza mentre Medvedev l'avrebbe sostituito in Parlamento come primo ministro. Gli esperti stanno discutendo se Medvedev sia più adatto al ruolo di primo ministro o a quello di Capo della Corte Costituzionale o di Presidente della Camera. Resta il fatto che ovunque lavorerà Medvedev, gli investitori potranno stare certi che si troverà in una posizione dalla quale porterà avanti il programma di modernizzazione e lotta alla corruzione che è stato il segno distintivo di tutta la sua amministrazione. Come se non bastasse Putin, al congresso di Russia Unita, ha sottolineato che si preoccuperà lui stesso di mandare avanti la campagna di modernizzazione e di lotta alla corruzione, come Medvedev, impegnandosi per ridurre la dipendenza dell'economia russa dalle esportazioni di risorse energetiche e per eliminare i fattori che più ostacolano gli investimenti come la corruzione e un sistema giudiziario debole.

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