Le icone conquistano Roma

Quaranta preziose opere mai uscite prima dai confini della Federazione sono in bella mostra al Museo Nazionale di Castel Sant’Angelo. Un’occasione imperdibile


Nell’incantevole cornice del Museo Nazionale di Castel S.Angelo è stata inaugurata la splendida mostra “Icone russe (XV-XX secolo)”, visitabile dal 27 settembre 2011 al 12 febbraio 2012. Quaranta opere di eccezionale valore artistico sono esposte per la prima volta in assoluto fuori dai confini nazionali russi. L’evento è stato organizzato dalla Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico, Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della Città di Roma e da Il Cigno GG Edizioni.

L’eccezionale esposizione, che presenta alcune dei tipi più rilevanti della pregiata antica produzione di icone, è curata da Nikolaj Zadorozhnyj, direttore del Museo delle Icone Russe di Mosca, da cui provengono, da Irina Šalina, vicedirettore scientifico del museo e Giorgio Leone, della stessa Soprintendenza. “Questo evento è un vero miracolo - sostiene Zadorozhnyj - non solo perché si tratta della prima volta di un museo privato all’estero, ma anche per il contenuto di questa mostra e questo museo, per l’approccio nella creazione di esso”.

Passeggiando tra questi capolavori si è immersi un’atmosfera particolare, le figure ieratiche delle icone affascinano il visitatore con i caldi toni dorati e altri meravigliosi colori, che sfumano dal marrone, al rosso, al blu lapislazzulo. “Questa mostra possiede degli autentici capolavori - afferma Lorenzo Zichichi, direttore de Il Cigno GG Edizioni e promotore dell’evento - in alcuni casi una sola delle icone esposte potrebbe fare da sé la mostra. Tra le principali, l’opera che trovo più suggestiva è la Madonna della Tenerezza. Questo è diventato un tema molto sviluppato nell’iconografia russa, è l’immagine della Madonna col Bambino che le accarezza il volto: è come se il Bambino volesse rassicurare la Madre per le sofferenze che la Passione di Cristo le riserverà”.

Tra le altre icone di particolare rilievo, una bella Madre di Dio Odigitria della “Scuola” di Novgorod, risalente al XV secolo, ricca di tutti particolari iconografici che la contraddistinguono. L’opera considerata da molti il gioiello della mostra è San Teodoro Stratilata, la martire Irina e la beata Teodosia, l’unica immagine dei protettori dello zar Boris Godunov.

“Un gemellaggio importante quello tra l’Italia e la Russia – riconosce Francesco Maria Giro, Sottosegretario di Stato del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, rimarcando l’importanza della celebrazione dell’Anno delle relazioni culturali tra Italia e Russia -, due grandi Paesi che esprimono un patrimonio e una tradizione culturale di prima grandezza con relazioni secolari”.

La bellezza dell’arte dell’iconografia russa offrirà un prezioso contributo artistico a Roma. “Arricchire il patrimonio culturale della capitale – sostiene Zichichi - con un itinerario temporale di tale prestigio, consente ai romani di contemplare una civiltà assolutamente unica come quella russa. Al tempo stesso determina nel visitatore il desiderio di scoprire le altre icone stabilmente custodite a Roma. La mostra, infatti, presenta una mappa delle chiese che custodiscono icone nella diocesi di Roma e nel Lazio”. Un’esperienza artistica e spirituale unica nel suo genere, imperdibile per il pubblico appassionato delle espressioni più alte della tensione dello spirito umano verso la bellezza trascendente.

Mostra “Icone russe (XV-XX secolo)”

Museo Nazionale di Castel Sant’Angelo, Roma

Dal 27 settembre 2011 al 12 febbraio 2012

Info: http://castelsantangelo.beniculturali.it/

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