Foto: www.the-village.ru
Una cuccetta indipendente e adattabile è stata
installata all’Aeroporto Internazionale Sheremetyevo. È progettata per i
passeggeri che devono aspettare i voli in ritardo o che semplicemente hanno
bisogno di un po’ di privacy. Per il momento si tratta di un prototipo. I
creatori del progetto si augurano che in futuro tali spazi di riposo mobili
vengano messi a disposizione non solo negli aeroporti ma anche nelle stazioni
dei treni e degli autobus.
All’Aeroexpress Terminal dell’Aeroporto Internazionale Sheremetyevo i passanti incuriositi osservano quella cosa mai vista prima, a forma di capsula con all’interno due letti sistemati come le cuccette in un vagone letto del treno. Le nuove zone riposo, denominate Sleepbox, non sono ancora in funzione e nessuno sa quando saranno disponibili. “Questo è un prototipo. Non era nostra intenzione attrezzare tutto d’un tratto il terminal con i nuovi spazi di riposo mobili. Non è stato ancora concordato quando entreranno in funzione le Sleepbox e se ne verranno installate diverse all’interno dell’aeroporto”, ha dichiarato Vadzim Semikin, portavoce dell’Aeroexpress Terminal.
Come molte altre cose insolite e molto pratiche, il primo albergo a cabine venne fondato ad Osaka, in Giappone, nel 1979. In seguito altri Paesi adottarono l’idea e vennero aperti hotel simili in Polonia e Cina. La compagnia britannica Yo! prese ispirazione dal progetto giapponese per realizzare una catena di “Yotels” che ad oggi sono attivi presso gli aeroporti londinesi di Heathrow e Gatwick, lo scalo di Amsterdam-Shiphol e a New York in Times Square. Anche presso l’Aeroporto Sheremetyevo di Mosca c’è un albergo a cabine dal 2009.
“Per il momento vogliamo semplicemente presentare ai passeggeri questa nuova idea”, spiega Aleksej Horjaïnov, il fautore del progetto delle Sleepbox. Questo è il primo e unico modello installato a Sheremetyevo. I creatori prevedono di installare presto circa 30 capsule in un albergo di Mosca. In futuro le Sleepbox potrebbero essere utilizzate non solo negli aeroporti ma anche nelle stazioni dei treni e degli autobus.
I progettisti sostengono che, grazie all’insonorizzazione della cabina, al suo interno ci sia il silenzio necessario per distendersi e rilassarsi. Essa è dotata di due lettini con lenzuola che vengono cambiate automaticamente, oltre che di tavolini estraibili, cassetti e specchi. In futuro verranno aggiunti aria condizionata, connessione wireless e televisori.
Diversi Paesi dispongono già di aree con cabine di riposo (ossia cuccette), ma i creatori della Sleepbox di Mosca sostengono che il loro progetto sia unico. “La differenza fondamentale tra il nostro modello e gli altri di questo genere consiste nel fatto che la Sleepbox può essere installata proprio nelle sale d’attesa dell’aeroporto, così i passeggeri che hanno già superato i controlli e aspettano il loro volo possono avere un po’ di privacy e allo stesso tempo riposarsi”, spiega Aleksej Horjaïnov.
All’Aeroexpress Terminal di Sheremetyevo è già attivo un albergo a cabine. Il nome deriva dalle dimensioni ridotte delle sue stanze. Ogni suite è costituita da una piccola stanza con bagno. I passeggeri devono prenotare la camera per un minimo di quattro ore. La camera più economica costa 1490 rubli (36 euro) a testa, con un costo aggiuntivo di 300 rubli (7 euro) per ogni ora in più. La Sleepbox invece, come sottolineano i suoi ideatori, costerà circa 400 rubli (9 euro) a testa all’ora per una cabina doppia e 500 rubli (12 euro) all’ora per una cabina singola.
Nel frattempo gli specialisti del sonno hanno espresso perplessità riguardo al fatto che una Sleepbox possa essere un posto adatto per un sonno corretto. “Non sarà facile addormentarsi in una di quelle aree nel corridoio delle partenze di un aeroporto”, dice Roman Bozunov, direttore del Dipartimento di Medicina del Sonno presso la Clinica di Barvikha. A suo avviso è difficile che i passeggeri in attesa del volo riescano a rilassarsi completamente. “Solo una persona con i nervi d’acciaio come Stirlitz (l’eroe di una celebre spy story e risposta russa a James Bond, ndr) sarebbe in grado di entrare in una Sleepbox e dormirci. È molto tempo che non incontro una persona di quel genere”, dichiara Bozunov.
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