Foto: Yulia Taranova
Il Festival Bookmarket ha appena un anno di vita, ma compete a pieno titolo con i Saloni del libro tradizionale come Non-fiction e Mibf (la Fiera internazionale del Libro di Mosca). Il segreto del suo successo è il formato insolito. Al Bookmarket, infatti, non solo è possibile leggere e acquistare libri, ma soprattutto ascoltarli e discuterne. La lettura a voce alta per il pubblico è diventata un momento chiave del programma del festival. In particolare, hanno prestato la loro voce il cantante Andrej Makarevič, gli scrittori Max Frye e Andrej Rodionov, il regista Pavel Mamonov e l’attore Mikhail Efremov.
“Abbiamo voluto sfatare il mito secondo cui i giovani non leggono”, spiega Aleksandrina Markvo, organizzatrice della fiera e direttrice del Bureau 17. “Siamo interessati alle forme d’arte basate sul testo, ecco perché il festival non comprende solo libri, ma anche letture teatrali, cinema, fumetti, cartoni animati e contenuti multimediali”. Il festival ha incluso progetti apparentemente molto lontani dall’editoria: uno spettacolo in tecnica verbatim, “Io sono moscovita” ; opere scelte di Jacques Brel e Aleksander Vertinskij interpretate dalla Artishok-Orkestra; un concerto del gruppo Plyumbum con elementi di hip-hop e una performance elettronica del gruppo Miusha, famoso su Internet. Questo ha fatto sì che l’evento attirasse una nuova fetta di pubblico, poco incline a frequentare le fiere del libro.
“È la prima volta che partecipo a un festival di questo genere”, ammette Aleksandra, 16 anni. “Se non fosse stato per il concerto dei Miusha non sarei certo venuta. Ma in effetti è tutt’altro che noioso, ho persino scaricato un libro sul mio cellulare”. In particolare, per coloro che amano leggere libri su supporti elettronici, il festival ha previsto uno spazio multimediale gestito dalle imprese Imobilko e Abbyy. Da qui è possibile scaricare qualsiasi libro sui propri supporti, compreso il cellulare.
Bookmarket ha offerto nuove opportunità anche ai rappresentanti delle case editrici. “Ai nostri occhi Bookmarket è un luogo alternativo per il rientro di settembre”, commenta Polina Kniazeva, principale portavoce di Exmo. “La fiera del libro è un evento piuttosto conservatore, il pubblico nel complesso è adulto ed è quasi sempre lo stesso ogni anno. Ma considerato il notevole calo subito dal mercato, legato soprattutto all’interesse sempre minore per la lettura, abbiamo bisogno di dialogare con le giovani generazioni di lettori”.
“Questa fiera non ci è ancora molto chiara, - sottolinea Svetlana Dyndykina della casa editrice La giraffa rosa-, abbiamo deciso di partecipare perché proviamo sempre a sperimentare le novità e, osservando quello che accade nel Gorkij Park, troviamo molto simpatiche le novità di questo genere. Forse troveremo un nuovo lettore: qualcuno che non è interessato ad andare alla fiera del libro e che, d’altro canto, non è un lettore professionista come quelli che frequentano la fiera Politekh”.
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