Remo Girone. Foto: ufficio stampa
Maestri con la m maiuscola e artisti contemporanei dalla portata rivoluzionaria uniti dalla provenienza: la Russia, patria di Fëdor Dostoevskij, Lev Tolstoj, Nikolaj Gogol’, Aleksandr Pushkin, ma anche di Eimuntas Nekrosius e Alvis Hermanis, registi di grande potenza. A unire i grandi Maestri con questi artisti rivoluzionari è la rassegna dei grandi capolavori della regia e della letteratura russa dal titolo “Dentro l’anima russa”, realizzata anche grazie al contributo di Eni e del Comune di Milano, al via il 12 settembre 2011 al Teatro Franco Parenti di Milano con una speciale serata di apertura dedicata alla questione della libertà in Dostoevskij.
Ospite d’eccezione della serata d’apertura sarà Massimo Cacciari. Al filosofo veneziano è affidata la lectio magistralis dal titolo “Dostoevskij e la questione della libertà”. Cacciari, a partire dalle 19, si soffermerà su una serie di interrogativi che ineriscono la libertà dell’uomo di fronte a grandi temi: il bene e il male, la redenzione dal peccato, la felicità, il ruolo della religione e della filosofia stessa. Un ragionamento sulle libertà personali e politiche dell’uomo che è una degna introduzione per lo spettacolo d’inaugurazione della rassegna, che vede Remo Girone, attore di grande spessore e di particolare sensibilità, interprete de “La leggenda del grande inquisitore”, in scena dal 12 al 14 settembre 2011 nella Sala Tre del Teatro Franco Parenti.
Nella riduzione scenica del racconto di Ivan Karamazov, contenuto nel romanzo “I fratelli Karamazov”, ultimo romanzo di Dostoevskij considerato il vertice del suo pensiero teologico-filosofico, Girone si mette a disposizione della parabola di Cristo tornato in terra nel 1500 a Siviglia dove il Grande Inquisitore è intento a mandare al rogo centinaia di eretici. E’ qui che s’innesta il discorso del Grande Inquisitore il cui cardine è rappresentato dalla sua doppiezza: pur essendo convinto, infatti, che la libertà sia per gli uomini un dono terribile, non si fa scrupolo di assumersi la responsabilità anche di quella altrui, fino al peccato e alla rivolta contro Dio.
La rassegna proseguirà dal 30 settembre al 2 ottobre 2011 con il regista Alvis Hermanis che porta in scena “Sonja”, basato su un racconto di Tatiana Tolstaya; dal 21 al 23 in scena un'altra riduzione teatrale di un capolavoro di Dostoevskij, “Idiotas” per la regia di Eimuntas Nekrosius e il 1° e il 2 dicembre 2011 in Sala Grande la prima nazionale di “Shulshin’s stories” di Vasily Shukshin con il ritorno di Alvis Hermanis. Spettacoli, questi ultimi, in lingua originale sovrattitolati in italiano.
Si continuerà poi da novembre 2011 ad aprile 2012 con piccoli spettacoli cult tratti dalla grande letteratura russa con regia italiana: nell’ordine “La mite” (dal 3 al 20 novembre 2011); “Evgenij Onegin” (dal 24 novembre al 18 dicembre 2011); “Karénina” (dall’11 gennaio al 5 febbraio 2012); “Diario di un pazzo” (dal 21 febbraio al 4 marzo 2012); “Il giocatore” (dal 27 marzo al 1 aprile 2012).
Nel calendario della rassegna previsti anche incontri, proiezioni cinematografiche, fiabe, poesia, brunch filosofici e gruppi di lettura con protagonisti , oltre al già citato Massimo Cacciari, personaggi come Fausto Malcovati, Quirino Principe, Paolo Di Stefano, Serena Vitale, Armando Torno, Paolo Nori, Isabella Bossi Fedrigotti, Damiano Rebecchini, Rosa Matteucci, Salvatore Natoli, Giampiero Piretto, Salvatore Veca, Massimo Recalcati.
“L’ipotesi che ci ha sedotto e poi guidato è stata quella di localizzare nel fertilissimo sottosuolo le radici del geniale linguaggio scenico del teatro russo contemporaneo – spiega la direttrice del Franco Parenti, Andrée Ruth Shammah -. Risulterebbe forse difficile comprendere appieno Nekrosius o Hermanis, ma anche Dodin, Liubomiv o Vassiliev, artisti dalla portata rivoluzionaria, senza aver avvicinato i grandi scrittori che li hanno preceduti”.
Info: Teatro Franco Parenti, via Pier Lombardo 14, Milano
Telefono: 02.59995206; www.teatrofrancoparenti.it/
Biglietti. Capolavori della scena mondiale, da 20 a 40 euro; Piccoli spettacoli cult della letteratura russa da10 a 15 euro, abbonamento a 5 spettacoli da 40 a 50 euro
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