Foto: Itar-Tass
Se a Parigi o Amsterdam è assolutamente normale arrivare a un incontro di lavoro pedalando, per i moscoviti resta ancora una pratica decisamente esotica. Di solito si pensa che Mosca e la bicicletta siano due cose incompatibili: le strade perennemente occupate dalle automobili, marciapiedi al posto delle piste ciclabili e assenza totale di parcheggi per mezzi a due ruote: ecco la dura sorte dei moscoviti a due ruote. Intanto, però, negli ultimi due anni le vendite di biciclette nei negozi sportivi della capitale sono raddoppiate. Dove vanno a pedalare i ciclisti moscoviti?
Nel centro di Mosca, dove non esistono le piste ciclabili, è molto difficile vedere gente in bicicletta. Al massimo c'è qualche lavoratore straniero in gilet riflettente arancione e un mezzo a due ruote di epoca sovietica , che non si sa bene da dove sia venuto fuori. Tutti gli altri, che vanno in bicicletta non per necessità, ma per passione, si vedono girare in città solo in occasione delle feste, quando il centro viene chiuso al traffico, vale a dire 2-3 volte all'anno.
Negli altri periodi, il flusso di ciclisti a Mosca aumenta considerevolmente solo il venerdì sera, ma le biciclette non scivolano sulle strade, bensì sui portapacchi delle macchine: gli abitanti di Mosca se ne vanno fuori città, a girare un po' in bicicletta per i boschi intorno alla capitale.
Ed è così che la bicicletta non è riuscita a diventare un mezzo di trasporto a tutti gli effetti con pieno diritto di girare per Mosca, anche se è sicuramente diventato il mezzo preferito per praticare il riposo attivo nei fine settimana.
Quasi un moscovita su due (circa il 43%) si dichiara pronto a utilizzare la bicicletta non solo per passeggiare nel tempo libero, ma anche come mezzo di trasporto principale: questo il risultato di un sondaggio del Centro Ricerche del portale di recruiting SuperJob.ru su un campione di 1000 abitanti, economicamente attivi, della capitale russa.
A Londra ci sono circa 900 chilometri di piste ciclabili, a Parigi più di 400; Mosca ne ha invece appena 18 chilometri e San Pietroburgo 26. Alla quinta edizione della manifestazione “Velonoch” (una biciclettata notturna di massa che si svolge ogni anno) hanno preso parte più di 4000 persone.
Eppure a Mosca stessa ci sono dei posti in cui si può pedalare in tutta tranquillità. Non sono molti, ma in ognuno di essi ci sono anche molte cose da vedere. Ecco alcuni degli itinerari più interessanti.
Vorobevy Gory –
Lungofiume Luzhnetskaja
Il parco di Vorobevy Gory è conosciuto anche dai turisti soprattutto per il belvedere da cui si può ammirare uno dei migliori panorami di Mosca. Qui si trova anche l'edificio principale dell'Università di Mosca (Mgu), uno degli otto grattacieli voluti da Stalin (anche se ne sono stati completati solo sette: le famose Sette Sorelle). I ciclisti qui trovano salite e discese più o meno ripide nel territorio movimentato del parco. Inoltre , sul lungofiume Luzhnetskaja, tra la stazione metropolitana Vorobevy Gory e il complesso sportivo Multisport, è stata realizzata una pista ciclabile di 2,5 chilometri di lunghezza, con asfalto speciale e segnaletica apposita.
Parco Centrale di Cultura e Riposo Gorkij - Neskuchnyj Sad
Nonostante i grandi spazi e l'abbondanza di vialetti asfaltati, girare in bicicletta al parco Gorkij è abbastanza complicato. Di solito ci sono molte persone con bambini, dato che qui si trova la maggiore concentrazione di divertimenti della capitale. Adiacente al parco Gorkij si trova il giardino Neskuchnyj Sad, uno dei parchi più antichi del centro di Mosca, creato già a metà del XVIII secolo. Oggi assomiglia piuttosto a un bosco selvatico: gli alberi sono cresciuti, le serre di pietra si sono trasformate in rovine, lo stagno è ricoperto di lenticchia d'acqua. Tutto questo però non impedisce a questo giardino di restare uno dei luoghi più amati dai moscoviti nel tempo libero. Il Neskuchnyj Sad si sviluppa sul lungofiume Pushkinskaja che è stato attrezzato con una pista ciclabile grazie alla quale si può raggiungere piazza Gagarin (metro Leninskij Prospekt) e, magari, dare un'occhiata al padiglione di caccia che faceva parte della tenuta del principe Trubetskij.
Pokrovskoe-Streshnevo
Un altro parco moscovita ricco di storia, come testimoniano i suoi pini centenari e gli stagni ricoperti di vegetazione, è il parco della tenuta Pokrovskoe-Streshnevo che si trova nel cuore del parco e che appartenne un tempo alla famiglia degli Streshnev, imparentati con la dinastia imperiale dei Romanov. Dalla casa padronale si irradia una moltitudine di sentieri assolutamente ideali per una rilassante passeggiata in bicicletta. Nel folto del parco ci sono dirupi e trampolini per gli amanti del ciclismo estremo. Il parco di Pokrovskoe-Streshnevo si trova nella parte nord-occidentale della città e può essere raggiunto dalle stazioni metropolitane Vojkovskaja e Shchukinskaja.
Krylatskie Kholmy
Il quartiere Krylatskoe si trova nella parte ovest di Mosca (stazione metropolitana Krylatskoe), in una delle zone più “pulite” della città. Su un territorio di 200 ettari si estende il parco di Krylatskie Kholmy, riconosciuto anche a livello ufficiale come monumento naturale. Questi rilievi unici in tutta la zona (alcuni dei colli raggiungono un'altezza di 70 metri), l'abbondanza di pendii scoscesi e dirupi attirano soprattutto gli amanti del free-ride estremo. Per chi preferisce pedalate più tranquille, una pista ciclabile, costruita in occasione delle Olimpiadi del 1980, si snoda lungo il perimetro del parco per 13 chilometri. Tra le attrattive storiche del parco di Krylatskoe vale la pena di visitare la Chiesa della Natività della Santissima Vergine, costruita alla fine del XIX secolo, come anche la sorgente che sgorga nei pressi.
Parco Sokolniki
Dall'uscita della stazione metropolitana Sokolniki inizia un largo viale che conduce direttamente all'omonimo parco. Nei secoli XIV e XVI in questi luoghi sorgeva un fitto bosco e i regnanti e i nobili russi venivano qui per divertirsi con la caccia col falco, da cui deriva il nome del parco (“sokol” significa infatti “falco”). Oggi a Sokolniki si può godere dei pittoreschi vialetti e sentieri che si snodano intorno ai vari specchi d'acqua del polmone verde. Nella parte settentrionale, il parco confina con la riserva dell'isola Losinyj (“delle alci”), così che durante le passeggiate in bicicletta capita spesso di imbattersi nelle alci.
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