Voices Festival, registi italiani in prima fila

Gli artisti sono arrivati in massa a Vologda per l’appuntamento che celebra pellicole vecchie e nuove. Madrina della kermesse, Claudia Cardinale

Foto: Voices


Sono le nove di sera: un battello datato lascia l’imbarcadero scricchiolante dell’antica città russa di Vologda. I passeggeri si sparpagliano sul ponte inferiore senza fretta, in modo intenzionalmente cerimonioso. Sembra di assistere alla scena di un vecchio film. Del resto, per l’enorme compagnia, duecento, forse trecento persone, questa atmosfera da set cinematografico è assolutamente familiare. Si tratta di registi, attori, produttori, russi e stranieri provenienti da più di venti Paesi, tutti invitati al Voices, il Festival Internazionale del Nuovo Cinema Europeo di Vologda.

Gli organizzatori hanno regalato ai propri ospiti una mini-crociera con cena al tramonto, prima della cerimonia conclusiva del festival prevista per il giorno a venire. Il barcone è letteralmente invaso dalla delegazione italiana, particolarmente folta in questa edizione, in occasione dell’Anno culturale Italia-Russia. Paolo Taviani, la graziosa Caterina Murino membro della giuria, Anita Kravos conduttrice della serata di apertura. E perfino Claudia Cardinale, in carne ed ossa, musa e madrina del festival. Dicono che abbia accettato con grande entusiasmo. La stessa attrice ammette: “Mi piace aiutare i giovani registi a combattere la crisi che regna oggi nel cinema”.

Proprio per questo, gli ultimi film a cui la Cardinale ha partecipato sono tutti di registi debuttanti. “Il bello qui a Vologda è che i vecchi e i giovani sono insieme su un unico palco”. Alla fine degli anni ‘60, la Cardinale è stata la protagonista femminile della prima coproduzione cinematografica italo-sovietica, “La Tenda Rossa” di Kalatozov, ma a Vologda è per la prima volta. Estasiata della natura che la circonda, si affaccia al parapetto del ponte superiore, dove le hanno riservato un tavolo.

Ma, dopo poco, abbandona di buon grado il ruolo di grande diva, lascia il suo tavolo e scende al ponte inferiore tra i giovani attori, registi e produttori. Qui vodka e cognac ricoprono i tavolini in plastica, altrimenti disadorni. Niente vino o champagne. Pingue cameriere dalle paffute guance rosse distribuiscono canapè di pane nero farciti di cetriolo ed oliva.

Così, per il secondo anno consecutivo, il festival Voices è riuscito a trasformare Vologda in una piccola Cannes. Tappeti rossi stesi davanti al cinema “Lenkom”, illuminato dai riflettori, giorno e notte in attesa che appaia la stella di turno. Si susseguono spettacoli sotto le stelle, master-class aperti al pubblico e mostre. La città ha mostrato un grande fermento.

Ma qualcosa di veramente russo gli organizzatori sono riusciti a conservarlo. Dagli altoparlanti del vecchio battello risuona la potente voce da baritono del capitano. Un valore aggiunto che non stona.


I FILM IN CONCORSO:

IL TITOLO: "INDIFFERENZA"

IL PAESE: RUSSIA

IL GENERE:DRAMMA

REGISTA: OLEG FLYANGOLTS

IL TITOLO: "TYRANNOSAUR"

IL PAESE: GRAN BRETAGNA

IL GENERE:DRAMMA

REGISTA: PADDY CONSIDINE

Tutti i diritti riservati da Rossiyskaya Gazeta

Questo sito utilizza cookie. Clicca qui per saperne di più

Accetta cookie