Foto: Ria Novosti
Vladimir Putin punta a riconquistare i cittadini delusi dalla politica attraverso una nuova organizzazione sovrapartitica, composta in buona parte da volti nuovi rispetto ai partiti. Intervenendo a un incontro di Russia Unita, il premier ha comunicato che sta lavorando alla creazione di un Fronte popolare della Russia. L’obiettivo è dare alla società civile una possibilità in più di partecipare direttamente ai processi decisionali dello Stato e di apportarvi idee costruttive. Putin stesso ha così descritto l’iniziativa: “Proponiamo una piattaforma che riunisca coloro a cui le sorti della Russia non sono indifferenti, perché possano discutere alla pari dei problemi del Paese e di come prepararci alle elezioni del Parlamento”.
La creazione del Fronte giunge in un momento decisivo, alla vigilia delle elezioni alla Duma, in programma a dicembre 2011. “La nostra principale forza politica, Russia Unita, necessita dell’apporto di idee, proposte e volti nuovi”. Così appare chiaro l’obiettivo, sottolineato anche da Boris Gryslov (presidente della Duma e membro del Consiglio di coordinamento del Fronte popolare della Russia), di costituire un gruppo più ampio rispetto a Russia Unita. “La legge ci consente di candidare fino al 25% di non iscritti al partito”, ha aggiunto.
Al Fronte hanno aderito centinaia di organizzazioni diverse, spesso di origine o di orientamento politico molto differente tra loro, come la Federazione dei sindacati indipendenti e l’Unione degli industriali e degli imprenditori. Non mancano, però, gli scontenti: 107 membri dell’Unione degli architetti hanno scritto una lettera aperta per criticare l’adesione della loro organizzazione. Contrarietà è stata espressa dal segretario dell’Unione degli scrittori, Gennadij Ivanov, secondo il quale gli iscritti all’albo non entreranno collettivamente in alcun partito per non creare divisioni al loro interno.
La mossa di Putin ha spiazzato il leader dei comunisti Gennadij Zyuganov, secondo il quale “di solito è l’opposizione che costituisce un fronte popolare. È un’indecenza che lo faccia chi è al governo”. Mentre il Presidente Dmitri Medvedev si è limitato a prendere atto della novità politica, riconoscendone la rispondenza alle normative vigenti. Con questa mossa Putin ha mosso le sue pedine sullo scacchiere delle elezioni presidenziali del 2012. Ora tocca agli altri rispondere.
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