Due trentenni sfidano Putin

Alexei Navalny. Foto: Photoxpress

Alexei Navalny. Foto: Photoxpress

Evgenia Chirikova e Alexei Navalny, la vera novità delle elezioni di dicembre, si sono messi in luce con iniziative per le comunità locali e contro la corruzione

Nuovi personaggi si stanno affacciando sulla scena politica russa, in vista delle elezioni della Duma di dicembre 2011, Evgenia Chirikova e Alexei Navalny. La prima era disinteressata alla questione fino a pochi anni fa. “Credevo che non fosse possibile cambiare le cose”, ripete spesso. Nata a Khimki, nella regione di Mosca, la Chirikova ha conseguito tre lauree e avviato una piccola azienda con il marito ingegnere. Oggi, a 34 anni, è tra i nuovi volti più apprezzati dai cittadini, anche grazie a un modo di vestire casual che fa presa sui più giovani.

La sua metamorfosi da madre lavoratrice della periferia in uno dei più noti attivisti russi è avvenuta dopo che la Giunta comunale di Mosca ha deciso di abbattere la foresta Khimki, vicino alla casa in cui vive, per costruire un’autostrada di collegamento con San Pietroburgo, senza alcun dialogo preventivo con i residenti e le associazioni ambientaliste. Il Presidente Medvedev, che ha fatto da mediatore nel conflitto, si è schierato senza esitazioni dalla parte di Evgenia.

Chirikova, l’impegno in difesa della foresta


Evgenia ChirikovaChirikova ricorda di non essersi subito resa conto della portata di quella battaglia: “Ero ingenua... prima di quella decisione ero convinta di vivere in uno Stato basato sulla legge”. Nel corso del conflitto per la foresta Khimki, dieci attivisti sono stati mutilati e uccisi da ignoti. Chirikova ha ricevuto minacce, ma non si è arresa. E non lo ha fatto nemmeno quando alcuni osservatori politici l’hanno accusata di essere in cerca di notorietà.

La lotta per la foresta di Khimki si è conclusa con la decisione di restringere l’ampiezza dell’autostrada da 600 a 100 metri e di vietare costruzioni commerciali su entrambi i lati della carreggiata. E oggi Chirikova incolpa dello scempio ambientale non i burocrati russi con “la loro sonnolenta visione dell’ecologia”, ma la società francese di costruzioni Vinci, partner del progetto, che ha insistito affinché la costruzione passasse attraverso la foresta, minacciando in caso contrario la richiesta di ingenti risarcimenti. Secondo il quotidiano economico Vedomosti, la multa per la rottura dell’accordo poteva ammontare a circa 4 miliardi di rubli (98 milioni di euro).

Navalny, l’avvocato che combatte la corruzione


Una delle persone che da subito ha dubitato delle possibilità di successo di Chirikova è l’avvocato Alexei Navalny, attivista e blogger che si è costruito una reputazione nella lotta alla corruzione nelle compagnie di Stato. “La gente veniva da me lamentandosi per la costruzione di un’autostrada a Khimki, ma rispondevo che era meglio non farsi coinvolgere nella vicenda, anche per le scarse possibilità di successo”, ricorda. “Alla luce dei fatti, mi sbagliavo”, afferma Navalny che oggi è un grande sostenitore del movimento Khimki e collabora con altri legali nella battaglia ecologista, in un settore come quello delle costruzioni, che Elena Panfilova, capo della filiale russa di Transparency International, definisce “tra i più esposti alla corruzione”.

Come Chirikova, Navalny è diventato famoso grazie soprattutto ai fatti e non alle semplici parole: i due hanno la stessa età, non sono iscritti ad alcun partito e sono esponenti di un nuovo modo di fare opposizione in Russia, orientato alla soluzione di problemi reali, come sottolinea Nikolai Petrov del Carnegie Moscow Center: “Due profili simili, ma che si distinguono per il fatto che in Evgenia il cambiamento si è originato da una protesta privata, mentre Alexei si è mosso sin dall’inizio in una logica politica”.

Navalny considera Internet la miglior fonte di ispirazione e ha un grande seguito in Rete: in poche settimane ha raccolto circa 7 milioni di rubli (172mila euro) a sostegno della sua campagna anticorruzione. Ora punta a sottrarre consensi a Russia Unita, che giudica il partito più corrotto tra quelli della Federazione. Petrov ritiene che Navalny abbia la possibilità di ottenere un ampio consenso dal momento che può contare su una “buona considerazione da parte di un vasto pubblico deluso dalla politica”.

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