Foto: Itar-Tass
Nel centro storico della capitale russa si è svolta la quarta edizione di Moscow city racing, che ha visto la partecipazione di alcuni tra i più celebri protagonisti della Formula 1. Per la prima volta è giunta a Mosca una delle squadre leader di F1, quella della Ferrari, che ha portato in pista l’italiano Giancarlo Fisichella.
Fisico, che cosa le piace
della Russia?
Conosco molto bene il vostro Paese. Questa volta sono
riuscito a passeggiare in Piazza Rossa e a visitare il Cremlino. Ci sono molti
luoghi splendidi qui e la gente è ospitale e affabile. Durante la
manifestazione regnava un’atmosfera davvero bella.
Com’è stato correre attorno
al Cremlino?
Uno scenario straordinario. Non capita tutti i giorni di sfrecciare sotto le
mura del Cremlino, sotto una simile magnificenza. È stata davvero un’esperienza
unica.
Quale posto potrebbe
occupare la Russia nelle gare di Formula 1?
Credo che ora l’obiettivo principale della Russia sia quello di realizzare nell’immediato
un circuito per il Gran Premio. Ho l’impressione che in futuro una fattiva
collaborazione sarà utile sia per la Formula 1 che per la Russia. E si rivelerà
un ottimo affare per entrambe.
Che cosa pensa di Vitaly
Petrov?
Vitaly è un bravo pilota. Ha già ottenuto un podio. Penso
che abbia il potenziale per migliorare ancora.
Attualmente lei è pilota di
riserva della Ferrari. Riusciremo a vederla correre nel campionato del mondo?
No, credo sia un discorso ormai chiuso. Per me ora è importante appartenere
alla famiglia della Ferrari e confesso di essere al settimo cielo per questo.
Inoltre, ho scoperto la Gte e partecipo alla 24 ore di Le Mans dove mi
qualifico ai primi posti… E questo mi dà un’immensa soddisfazione.
A 38 anni è un veterano
della Formula 1, dove di anno in anno si affacciano corridori sempre più
giovani. Come se lo spiega?
Effettivamente negli ultimi anni i Gran
Prix hanno visto la partecipazione di piloti sempre più giovani. Ma ci sono
anche veterani come Barrichello e Schumacher. Nel confronto con
loro, i giovani piloti non sfigurano, sono molto veloci. Tuttavia, difettano
d’esperienza e per questo possono commettere gravi errori.
Intende spingere i suoi
figli verso l’automobilismo?
Ho due figlie e un figlio. Se mio figlio vorrà
intraprendere questa strada, non sarò certo io a ostacolarlo. Per ora posso
dire che gli piacciono le corse delle moto.
Per concludere, qualche
parola sul campionato del mondo. Restano ancora margini di gioco nell’ultima
parte di stagione?
Quest’anno le prestazioni della Red Bull con Vettel sono
state entusiasmanti, tuttavia nell’ultima corsa il nostro Alonso ha fatto un
lavoro straordinario, aggiudicandosi la vittoria nell’ultimo GP. Il nostro
obiettivo è quello di continuare su questa strada, quanto ai risultati si
vedrà.
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