Visti, ecco i nuovi accordi con l’Ue

Dmitri Medvedev accoglie gli inviati dell’Ue. Foto: AP

Dmitri Medvedev accoglie gli inviati dell’Ue. Foto: AP

I diplomatici hanno trovato un punto comune su una serie di passi da compiere nei prossimi mesi. Il traguardo della libera circolazione diventa sempre più vicino

Passa per l’abolizione dei visti la strada per rendere più stretti i rapporti di business (e non solo) tra Unione europea e Russia. I diplomatici russi ed europei hanno concordato una serie di passi comuni per arrivare in tempi brevi a quello che gli analisti definiscono già come un accordo storico.

Il negoziatore Ue Stefano Manservizi, direttore degli Affari interni della Commissione europea, ha detto di sentirsi soddisfatto dei progressi raggiunti, perché le parti hanno trovato "molti punti in comune". Vladimir Voronkov, direttore del Dipartimento cooperazione europea presso il ministero degli Esteri russo, ha detto che la lista necessita ancora di una messa a punto "per essere accettabile sia per la Federazione russa che per l’Unione europea. Si tratta di un documento rivoluzionario. L’Ue e la Federazione russa agiscono su un piano di totale parità visto che a loro spetta sviluppare questi passi e il futuro accordo per l’abolizione definitiva dei visti".

Manservizi ha spiegato che la lista delle mosse comuni copre quattro aspetti. Il primo concerne il passaporto e le caratteristiche di sicurezza id, con particolare riguardo per i documenti biometrici e per la capacità di costruzione dei chip utilizzati dagli scanner di lettura alle frontiere.

Il secondo aspetto riguarda il modo di combattere l’immigrazione illegale, e sottolinea la necessità di un approccio comune per la protezione delle frontiere e di controlli congiunti sulla circolazione lungo i confini. Il terzo punto riguarda il coordinamento della sicurezza.

Per finire, il quarto punto prevede l’attuazione di una politica anti-discriminazione in grado di fornire ai cittadini accesso totale ai documenti di cui necessitano per viaggiare, così come il diritto alla libera circolazione all’interno del Paese in cui si trovano a vivere.

L’intento di questa misura è semplificare le procedure interne di registrazione della Russia, che oggi sollevano molti interrogativi nell’Ue.

Il documento verrà reso pubblico nel momento della firma sull’accordo. Che, a questo punto, sembra davvero a portata di mano.


Come in passato non aveva retto la "cortina di ferro" tra i due schieramenti, così fatalmente è destinata a venir meno anche la "cortina di carta" che l’Europa aveva eretto all’indomani della caduta del muro di Berlino per garantire la sicurezza dei propri confini. Dal 1991 a oggi il contesto in cui si innestano i rapporti tra Ue e Russia è profondamente mutato: il volume degli spostamenti dei cittadini è in aumento, e le relazioni economiche e culturali si sono progressivamente rafforzate. Nel nuovo scenario che si è venuto a creare, la liberalizzazione del regime dei visti tra Ue e Russia non rappresenta più una minaccia per l’Europa, bensì un ulteriore passo nel cammino verso la promozione dell’integrazione e della cooperazione economica e commerciale.

Dalla prospettata abolizione del regime dei visti e della registrazione potranno sicuramente trarre vantaggio le imprese europee (ed in particolare le Pmi), che potranno contare su una riduzione delle formalità e dei costi connessi a tali procedure. Nessun timore deve invece suscitare il richiamo ai pericoli per la sicurezza dello spazio europeo, visto che - in caso di rimozione del sistema dei visti - i controlli verrebbero svolti alla frontiera, e non più in via preventiva dalle autorità consolari dei singoli Stati. Pertanto, nessun viaggiatore entrerebbe in un Paese europeo senza aver prima superato i necessari controlli.

La questione, dunque, non consiste più nel determinare se sia possibile abolire il regime dei visti tra Ue e Russia, quanto piuttosto nel rimuovere tale sistema nel modo più rapido ed efficiente.

Armando Ambrosio

L’autore è partner e responsabile area Csi per Nctm Studio Legale Associato

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