Russi a Firenze, una giornata con Chajkovskij

Foto: ufficio stampa

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Una manifestazione per raccontare del soggiorno del grande compositore russo nella città medicea attraverso le sue note e i brani di Pushkin

Ammiratori di Chajkovskij a raccolta a Firenze: pienone nella sala conferenze delle Oblate, dove il 7 giugno 2011 si è svolto l'incontro organizzato dal Centro di Lingua e Cultura russa di Firenze col patrocinio del Comune, dell'agenzia federale Rossotrudnichestvo, del Consiglio di coordinamento delle Associazioni delle Comunità russe in Italia (Ksarsi) e col contributo della Banca Federico del Vecchio. Momenti di ascolto e riflessione che hanno permesso ai presenti di rivivere gli anni trascorsi dal compositore russo in Toscana.

Nell'intervento di apertura, il presidente del consiglio comunale di Firenze, Eugenio Giani, ha sottolineato l'importanza della partecipazione della città alle manifestazioni legate all'Anno di interscambio culturale Russia-Italia. All'inizio della serata musicale e letteraria intitolata “La dama di picche”: dal racconto di Pushkin alla stesura dell'opera sulle rive dell'Arno”, gli studenti della facoltà di Lettere e filosofia dell'Università di Firenze hanno letto alcuni brani sia in russo che in italiano.

 

La direttrice artistica del progetto, Irina Dvizova, docente di Russo all'Università di Firenze, ha ricordato che l'ultimo soggiorno di Chajkovskij a Firenze, nel 1890, fu legato proprio alla composizione dell'opera “La dama di picche”. “E' proprio qui, che in tempi incredibilmente ristretti, in soli 44 giorni, Chajkovskij ha portato a termine il suo lavoro sui bozzetti per l'opera”, ha raccontato Dvizova.

Il direttore della Casa-Museo di Chajkovskij a Klin, Galina Belonovich, ha condiviso con gli ospiti le impressioni sull'Italia che il compositore affidò ai diari conservati dal museo. “L'Italia diede al compositore la possibilità di rilassarsi contemplando le sue bellezze, e qui, dopo l'esaurimento nervoso seguito al fallimento del suo matrimonio, Petr Ilich riuscì a ritrovare il suo equilibrio interiore”, ha affermato. “Sento una piacevole e profonda affinità con questa città”, scriveva il grande compositore nei suoi diari riguardo a Firenze. Nella Casa-Museo di Chajkovskij a Klin sono conservati circa 200 mila documenti che testimoniano la vita dell’artista.

L'incontro è stato completato dall’intervento del critico musicale di “Rete Toscana Classica” Luca Berni, che ha parlato della musica di Chajkovskij, e ha proposto l'ascolto di una selezione di brani della grande opera.

La serata si è conclusa col concerto dell'Orchestra Giovanile Italiana diretta dal maestro pietroburghese Andrej Borejko, al Teatro Comunale di Firenze.

Fonte: ufficio stampa

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