Stop alle finte nozze per un permesso di soggiorno

Primo tentativo legislativo in Russia per fermare il fenomeno dei matrimoni fittizi, tra i metodi più diffusi per regolarizzare l’immigrazione illegale

Il governo russo si impone contro i falsi matrimoni utilizzati da immigrati clandestini per regolarizzare la loro posizione. In un nuovo documento preliminare vengono proposte alcune misure da adottare nella lotta a questo diffuso fenomeno che vede all’altare russi e stranieri, ma non per porre le basi per una futura famiglia, ma solo per legalizzare lo status di clandestino dell’immigrato in Russia.

Questo progetto di legge, che si è reso negli ultimi tempi così necessario, è stato portato in parlamento da Aleksandr Bednov, membro del partito “Russia Unita”. La Rossiyskaya Gazeta aveva già scritto in precedenza che l'immigrazione illegale di massa aveva avuto il risultato di portare a un aumento delle finte nozze, dato che l'agognato timbro sul passaporto viene venduto in contanti sia nelle grandi città che nelle province più remote.

Si è formato un vero e proprio mercato sotterraneo con delle tariffe ormai consolidate. Inoltre non esiste alcun limite imposto dalla legge: la responsabilità per il falso matrimonio non ricade né sul venditore, né sull'acquirente del prezioso timbro sul documento che cambia la vita da illegale a legale.

Per questi mariti stranieri appena sfornati l'impulso al matrimonio è fornito dalla necessità di ottenere il permesso di soggiorno evitando il regime delle quote stabilite per l'immigrazione.

Secondo la legge attuale, il matrimonio semplifica le pratiche successive per arrivare ad ottenere la cittadinanza. Se, infatti, un cittadino straniero è entrato nel Paese in base al regime delle quote, dovrà aspettare cinque anni prima di fare richiesta di cittadinanza; se invece è sposato con una cittadina russa, dovrà attendere solo tre anni.

La regione di Kaluga negli ultimi due anni è balzata al primo posto per quantità di immigrati illegali espulsi dal Paese perché avevano sposato donne del posto per ottenere il permesso di soggiorno temporaneo. Tra il 2010 e il 2011, il tribunale della regione ha annullato ben 16 matrimoni fittizi.

Bednov propone di concedere il permesso di lavoro agli “sposi novelli” soltanto un anno dopo la conclusione del matrimonio. Inoltre, c'è un altro punto interessante che dovrebbe rientrare nella proposta. Anche se lo straniero ottiene la residenza in seguito al matrimonio, il documento potrà essere annullato nel caso in cui il matrimonio finisca entro l'anno.

L'autore del progetto di legge, inoltre, giustifica la severità delle misure proposte con i dati forniti dagli uffici territoriali del Servizio Migrazione Federale (Fms, Federalnaja Migrazionnaja Sluzhba). Secondo tali dati, l'80% delle richieste del permesso di soggiorno in Russia da parte di cittadini stranieri si basa proprio sul ricongiungimento famigliare. Gli esperti affermano che circa il 15% di tali richieste hanno carattere evidentemente fittizio. Tra i dati che possono rivelare la falsità del matrimonio ci sarebbe, ad esempio, la grande differenza di età fra gli sposi. Oppure la vicinanza tra il momento del matrimonio e quello della richiesta del permesso di soggiorno da parte del cittadino straniero.

Risulta inoltre molto sospetto lo stile di vita estremamente asociale del secondo membro della coppia, quello di cittadinanza russa. Di regola, i falsi matrimoni vengono stipulati da cittadini che hanno grossi problemi di alcol. Altri casi sospetti sono quelli in cui i novelli sposi, che già prima del matrimonio vivevano in regioni opposte del Paese, continuano a vivere lontani anche dopo il matrimonio, ognuno nella sua regione.

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