L’Odissea transiberiana sarà inaugurata il prossimo 14 agostoFoto: http://mow-china.com/
I treni turistici famosi in tutto il mondo, come l’OrientExpresso il PrideofAfrica,ben presto avranno un degno concorrente russo. Coloro che amano coniugare il turismo con il viaggio in treno ora potranno intraprendere l’«Odissea transiberiana» – è questo il nome del nuovo percorso che a partire dal 14 agosto collegherà Mosca a Pechino. In due settimane di viaggio i passeggeri di questo espresso transiberiano, oltre ad ammirare dal finestrino del treno i paesaggi mutevoli e le bellezze naturali delle zone attraversate, avranno modo di visitare alcune grandi città russe che solitamente restano fuori dalle rotte turistiche più reclamizzate, ma non perdono per questo la loro attrattiva. Soprattutto per quanti vogliono vedere la vera Russia, quella profonda.
Da Mosca a Pechino in treno, passando per il Bajkal
La prima fermata del viaggio è Kazan, la capitale del Tatarstan situata 800 km a Est di Mosca. Questa repubblica facente parte della Russia si trova nel territorio storico del Khanato di Kazan, nato nel XV secolo in seguito alla secessione dall’Orda d’Oro, e poi conquistato e annesso alla Russia nel 1552 da Ivan il Terribile. Il Tatarstan, che si trova nel punto di incontro delle civiltà orientale e occidentale, è un esempio di convivenza pacifica tra due religioni – la cristiana e la musulmana –, il che si riflette in maniera simbolica nei due luoghi di attrazione più noti del Cremlino di Kazan: la cattedrale dell’Annunciazione e la moschea di Qol-Sharif.
Da Kazan alla iurta mongola, in due settimane si percorre “la fibb
ia dorata della cintura d’acciaio russa”
Proseguendo il percorso del treno, sul versante orientale dei Monti Urali troviamo Ekaterinburg, la città dove nel 1918 venne fucilato con la famiglia l’ultimo imperatore della Russia Nicola II. Viene poi quella che è ufficiosamente la «capitale della Siberia», Novosibirsk; poi Krasnojarsk, fondata nel XVII secolo dai cosacchi russi; più avanti c’è Irkutsk, situata a 60 km dal lago Bajkal. Qui una mini-avventura particolarmente avvincente attende i viaggiatori: un viaggio su un “treno retrò” lungo la tratta ferroviaria Krugobajkalskaja, che segue le sponde di questo bacino famoso in tutto il mondo. È una tratta storica e molto bella della linea ferroviaria Transiberiana: ai tempi degli zar la chiamavano «la fibbia dorata della cintura d’acciaio della Russia».
Superato il Bajkal, si prosegue per Pechino attraversando la capitale della Mongolia Ulan-Bator, dove chi lo desidera può trascorrere la notte in un’autentica iurta mongola. Gli organizzatori del tour promettono che il viaggio in treno sarà accompagnato da una piacevole componente culinaria: ai passeggeri sul treno saranno offerti piatti della cucina nazionale, tra cui caviale e anatra alla pechinese. Naturalmente non mancherà neppure la degustazione della vodka russa, e, a mo’ di ciliegina sulla torta, un picnic sulle sponde del lago Bajkal.
Treni turistici di tutto il mondo, unitevi!
La società delle Ferrovie russe «Rossijskie Zheleznye Dorogi» (RZD), analogo russo delle FerroviedelloStato, intende spalancare le porte dei suoi treni ai turisti, inclusi quelli stranieri. Oltre all’«Odissea Transiberiana», RZD ha al suo attivo diversi altri percorsi turistici ferroviari: l’espresso «Zolotoj orel» (Mosca-Vladivostok), il treno Mosca-Velikij Novgorod, i tour dell’Anello d’Oro, del Nord della Russia, della Karelia. Sono richiesti anche i tour a tema, come il viaggio di capodanno alla casa di «Ded Moroz» (Nonno Gelo, il Babbo Natale russo) a Velikij Ustjug. In un futuro prossimo arriveranno dei tour speciali per i novelli sposi, che potranno compiere insieme ai loro ospiti un viaggio di nozze lungo un percorso scelto da loro stessi, in vagoni con uno speciale allestimento festivo.
La società delle Ferrovie russe «Rossijskie Zheleznye Dorogi» (RZD), analogo russo delle Ferrovie dello Stato, intende spalancare le porte dei suoi treni ai turisti, inclusi quelli stranieri
Stando alle parole del presidente di RZD Vladimir Jakunin, una delle direttive prioritarie del business societario è il turismo ferroviario: questo indirizzo sarà alacremente sviluppato. Il treno in Russia è per tradizione il mezzo di trasporto più usato e accessibile a tutti. Le ferrovie – 85.000 km di rotaie – attraversano decine di zone climatiche e paesaggi infinitamente vari, ciò che fa della Russia un luogo ideale per la crescita di questo genere di turismo.
Il gioco vale la candela: secondo diverse stime, il potenziale turistico della Russia entro il 2016 consentirà di accogliere oltre 40 milioni di turisti stranieri e di fornire servizi turistici a 50 milioni di cittadini russi ogni anno. Già oggi, secondo i dati ufficiali, il flusso turistico interno alla fine del 2010 ha raggiunto i 32 milioni di persone. 13 milioni di russi l’anno scorso hanno fatto una vacanza all’estero.
Ai turisti russi che sono in cerca di percorsi alternativi e sono disposti a fare un viaggio relativamente lungo vengono proposte nuove destinazioni ferroviarie in Europa, come il tour nel Sud della Francia, già disponibile grazie alla linea Mosca-Nizza, che attraversa parte del territorio italiano ed è stata inaugurata nel settembre dello scorso anno. Secondo le dichiarazioni del vicepresidente di RZD Michail Akulov , la domanda su questa tratta supera i 300.000 passeggeri all’anno. Vi sono anche viaggi turistici dalla Russia verso altri paesi europei, come Germania, Polonia, Repubblica Ceca, e Finlandia.
Conferenza internazionale “Il ruolo dei trasporti ferroviari nello sviluppo del turismo europeo” a Merano. Foto: Ivan Shapovalov
Ciò che attualmente manca quasi del tutto sul mercato europeo del turismo ferroviario è lo scambio di prodotti turistici tra la Russia e i paesi dell’Ue. Alla metà di aprile a Merano, in una conferenza internazionale dal titolo «Il ruolo delle ferrovie nello sviluppo del turismo europeo»,svoltasi per iniziativa di RZD, è stata discussa la questione dell’integrazione delle linee ferroviarie russe nello spazio turistico europeo. Al forum, alla sua prima edizione, hanno preso parte i rappresentanti di molte compagnie ferroviarie europee, tra cui Trenitalia.
Secondo diverse stime, il potenziale turistico della Russia entro il 2016 consentirà di accogliere oltre 40 milioni di turisti stranieri e di fornire servizi turistici a 50 milioni di cittadini russi ogni anno
È stato osservato che per ottenere un vero boom dei viaggi in treno turistico degli europei verso la Russia e dei cittadini russi verso l’Europa, oltre a risolvere la questione dell’abolizione dei visti, è indispensabile realizzare un collegamento ferroviario efficiente tra la Russia e i paesi europei, perché la percorrenza regolare dei treni diretti dalla Federazione Russa all’Europa e viceversa diventi un fenomeno abituale. L’una e l’altra cosa richiederanno tempi abbastanza lunghi. Eppure, secondo il parere di alcuni partecipanti, già oggi è possibile unificare alcuni percorsi esistenti e proporre ai clienti una sorta di pacchetto di servizi turistici ferroviari.
Secondo Vincenzo Soprano, amministratore delegato di Trenitalia, un’opportunità sarebbe quella di collegare la rete ferroviaria ad alta velocità esistente in Europa e anche in Italia con il sistema di treni turistici che sta formando un collegamento tra la Russia, l’Europa e l’Italia. «Mi piacerebbe pensare, per esempio, a un utente che percorre una tratta con l’alta velocità tra San Pietroburgo e qualche altra destinazione in Europa, poi prende un treno più lento per ammirare i paesaggi dal finestrino, e arriva in Italia per raggiungere una città d’arte come Venezia o Firenze: è questa la sfida che devono affrontare oggi le nostre aziende ferroviarie», afferma Soprano.
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