Foto: Itar-Tass
I night club moscoviti diventano ortodossi, nel senso letterale del termine. Non è un paradosso: il Patriarcato di Mosca ci tiene alla salute dei giovani nottambuli russi e così, contro le stragi del sabato sera, ha pensato di dare un tocco di spiritualità ai locali notturni della capitale russa, aprendone alcuni all’insegna di un divertimento alternativo più sano.
Come? Al bancone scorreranno fiumi di tè al posto di vodka e altri alcolici e le serate saranno animate da letture di poesie e conversazioni fino alle cinque del mattino, invece che da musica assordante e balli sfrenati. L’idea, che ha trovato il pieno sostegno del governo russo, è stata annunciata, in una recente intervista televisiva, dall’arciprete Vsevolod Chaplin, responsabile del Dipartimento per le relazioni tra Chiesa e società.
«Un night club non deve essere per forza un posto dove regnano depravazione, droga e alcolici», ha sottolineato il prelato, da sempre portavoce di istanze conservatrici. L’iniziativa rientra in un progetto più ampio della Chiesa russa ortodossa che punta a combattere alcune piaghe sociali, come l’alcolismo, e, allo stesso tempo, fondare una nuova identità nazionale su valori cristiano ortodossi. Un intento non poco arduo, dopo settanta anni di ateismo di Stato. E i giovani, i diretti interessati, cosa ne pensano? «Se non fosse una cosa strettamente legata alla divulgazione della religione – commenta Daria, 23 anni, grafica – non sarebbe male avere centri di aggregazione tutti per noi, dove parlare e sentire musica, senza per forza passare il tempo a bere».
Tutti i diritti riservati da Rossiyskaya Gazeta
Iscriviti
alla nostra newsletter!
Ricevi il meglio delle nostre storie ogni settimana direttamente sulla tua email